Sono ore decisive in vista di quello che sarà il nuovo Regime dei Minimi 2015 specifico per i possessori di partite Iva: oltre all’emendamento presentato dal sottosegretario Zanetti la Commissione Bilancio della Camera dovrà infatti valutare un altro provvedimento che stando a quanto riferito da Il Sole 24 Ore andrà a riformulare il massimale di ricavi entro il quale dovranno mantenersi professionisti e consulenti per accedere al nuovo Regime dei Minimi 2015 specifico per i possessori di partite Iva. Il testo inserito in Legge di Stabilità prevede un massimo di 15mila euro per i professionisti e di 40mila euro per artigiani e commercianti, laddove invece l’emendamento Zanetti propone soglie fissate a 26 e 40mila euro: un ulteriore provvedimento, quello cui si riferisce per l’appunto il Sole 24 Ore, prevede invece che il limite di ricavi per consulenti e professionisti si alzi dai 15mila attualmente previsti a 20mila euro, somma comunque insufficiente per poter accontentare una categoria che se rimanessero così le cose dovrebbe avere fatturati prossimi alla soglia di povertà per poter accedere al nuovo Regime dei Minimi 2015 previsto per i possessori di partite Iva.

E non è finita qui: nelle ultime ore l’associazione Acta che raccoglie precari e freelence ha duramente protestato contro il governo Renzi per via dell’incremento dei contributi previdenziali per i freelance iscritti alla gestione separata INPS, con le relative aliquote che dal 27,72% attuale passeranno al 29,72% nel 2015 e al 33,72% nel 2019. A questo punto il rischio è che il nuovo Regime dei Minimi 2015 per i possessori di partite Iva non venga preso in considerazione dalla stragrande maggioranza dei cittadini; le nuove norme non ridondano infatti a favore del ‘contribuente tipo’, cui a conti fatti potrebbe anche convenire la partita Iva con regime ordinario.

Partite Iva, Regime dei Minimi 2015: ricavi, aliquote e aumento contributi, ore decisive – Dipende tutto dalla Commissione Bilancio

Come sottolineato in apertura, sono ore decisive per quello che sarà il futuro assetto del Regime dei Minimi 2015 per i possessori di partite Iva: è ripreso infatti quest’oggi l’esame dei due emendamenti presentati al testo originariamente inserito in Legge di Stabilità, con la Commissione Bilancio che dovrà decidere tra questa e la prossima settimana. Il quadro è chiaro: la Legge di Stabilità prevede un Regime dei Minimi 2015 con tassazione al 15% e accesso subordinato a ricavi inferiori a 15mila euro per i professionisti e a 40mila euro per commercianti e artigiani, laddove i due emendamenti presentati nelle scorse settimane prevedrebbero invece un quadro completamente diverso:



  • Nuovo Regime dei Minimi 2015 per possessori di partite Iva previsto nell’emendamento Zanetti: tassazione all’8% e accesso subordinato a ricavi per 26-40mila euro con eliminazione del vincolo temporale che oggi consente la fruizione del regime dei minimi solo per 5 anni o sino al compimento dei 35 anni di età;
  • Soglia di accesso al nuovo Regime dei Minimi 2015 quantificata in 20mila euro per professionisti e consulenti.



Oltre al nuovo Regime dei Minimi 2015, a preoccupare le partite Iva c’è l’aumento dei contributi per precari e freelence, con le relative aliquote che saliranno proporzionalmente di anno in anno: ‘Siamo stati completamente ignorati’ - fanno sapere da Acta - ‘Non esistono misure per bloccare l'aumento dei contributi previdenziali dei freelance iscritti alla gestione separata INPS mentre ci sarà l'eliminazione del livello minimo imponibile previsto ai fini del versamento dei contributi previdenziali presso le gestioni speciali artigiani e commercianti’. Vi informeremo non appena si conoscerà l’esito della valutazione della Commissione Bilancio: se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo!