Sempre più lontane le possibili novità per la pensione anticipata nel 2014 e 2015 e i prepensionamenti di dipendenti statali e privati e dei lavoratori autonomi: le precedenti proposte, definite allo studio da parte del Governo Renzi e del ministero del Lavoro più in particolare, sembrano destinate in buona parte a cadere nel dimenticatoio, mentre le nuove proposte per il pensionamento anticipato di Cesare Damiano non sembrano poter davvero fare breccia in un esecutivo che continua a considerare assolutamente secondaria la questione della previdenza.
Tra le novità per la pensione anticipata nel pubblico impiego e nel privato in molti guardavano alla riforma Pensioni della flessibilità come a una grande speranza non solo per i lavoratori di una certa età, ma anche per l'esercito di giovani che sperano (giustamente) di poterne prendere il posto. Non è un segreto il motivo del disinteresse del Governo nei confronti della proposta di Damiano per andare in pensione anticipatamente dal 2014 - 2015: le coperture finanziarie richieste erano troppo ingenti e l'esecutivo ha deciso di orientare i propri sforzi economici verso altre misure (i vari bonus o detrazioni da 80 euro in primis).
Le speranze di prepensionamento per donne e uomini restano ora aggrappate alla possibilità, sempre più lontana, di una proroga delle pensioni anticipate con opzione contributivo donne, e a quelle di un prestito pensionistico anticipato che, per quanto il commissario Treu dell'INPS veda come una buona soluzione per tutti, difficilmente verrà mai preso in considerazione per una platea più ampia di quella degli esodati.
Gli esodati, inoltre, continuano ad attendere la soluzione della loro vicenda, più volte annunciata e sbandierata, e ora che il Governo Renzi è venuto meno alla promessa per la seconda volta in pochi mesi, appare difficile immaginare anche solo quando si tornerà di nuovo a parlare di soluzione definitiva per questa platea di soggetti in situazioni estremamente difficili.
Venendo alla più recente proposta di Damiano sulla pensione anticipata nel 2014 e 2015 e il prepensionamento dei dipendenti pubblici e privati, l'esponente (non di rado controcorrente) del Partito Democratico ha rispolverato l'idea della Quota 100 (soglia da raggiungere combinando età anagrafica e anzianità contributiva).
L'idea piace meno della proposta sulla flessibilità, nonostante questa prevedesse piccole penalizzazioni sull'assegno, ma incontra comunque un notevole favore da parte dei cittadini. Purtroppo anche questa idea sembra tuttavia destinata a ricadere nel gorgo delle proposte che il Governo Renzi sembra far finta di studiare davvero, ma che in realtà è poi lontanissimo dal voler mettere davvero in pratica, in primo luogo proprio per le coperture finanziarie richieste. Dopo la presentazione della Legge di stabilità 2014 - 2015 sembra che sul fronte pensioni i giochi siano fatti per l'anno in corso, sebbene non si possano escludere totalmente possibili sorprese. Il bilancio, quando mancano due mesi al termine dell'anno, vede un disinteresse netto e pressoché totale da parte dell'attuale esecutivo nei confronti della previdenza, nonostante la stessa sia indicata da molti come settore cruciale per il rilancio dell'occupazione nel nostro paese.
Il Governo Renzi ci sorprenderà con qualche misura di fine anno, o a inizio 2015? Per scoprirlo non ci resta che aspettare. Come al solito non mancheremo di tenervi aggiornati non appena saranno disponibili ulteriori notizie sul fronte pensioni.