Tornano ad accendersi i toni sul tema della previdenza, tanto che si moltiplicano gli appelli ai pensionati e ai lavoratori disagiati. Nel corso di questo articolo ci occuperemo proprio di approfondire il punto sul tema della previdenza, a partire dall'attuale dialettica parlamentare e governativa alimentata dalla legge di stabilità 2015, fino alle iniziative al riguardo della Lega Nord e di Forza Italia. È chiaro che dato il progressivo innalzamento dell'età media italiana, quello delle Pensioni non potrà che essere uno dei punti maggiormente discussi dalla politica, anche perché bisognerà trovare una mediazione tra le esigenze legittime di chi ha lavorato e versato contributi per una vita e quelle di bilancio.

Legge di stabilità 2015: non ci sono risorse per ulteriori interventi di salvaguardia, si conferma l'impostazione Fornero

Molti dei lavoratori disagiati e di coloro che erano rimasti maggiormente colpiti dalla legge 114/2011 hanno sperato che il Governo potesse intervenire con dei rimedi di salvaguardia, per poter tutelare almeno le posizioni di maggiore difficoltà. Purtroppo il dato certo del momento è che l'esecutivo Renzi non ha ritenuto possibile un intervento in tal senso, a causa dei problemi di bilancio. La palla è di fatto passata al Parlamento, che ha dimostrato la propria volontà di fare qualche piccolo passo avanti con la recente approvazione della sesta salvaguardia dei lavoratori esodati.

Per quanto si possa parlare di un'iniziativa lodevole, siamo ancora lontani da una vera e propria stabilizzazione della situazione. I due Commissari che si sono susseguiti recentemente presso l'Inps (Vittorio Conti e Tiziano Treu) hanno entrambi messo in evidenza come alla sostenibilità dell'istituto nel lungo termine vada assolutamente affiancata un'iniziativa di flessibilizzazione, in grado di aiutare i tanti lavoratori con situazioni di stallo nell'accesso alle tutele di welfare previdenziali.

Stiamo parlando a tutti gli effetti di una platea molto vasta, composta da precoci, Quota 96 della scuola, persone che hanno svolto lavori usuranti e più in generale da coloro che hanno perso il proprio lavoro in età avanzata e che ora sono troppo vecchie per potersi reinserire e troppo giovani per il pensionamento secondo i nuovi criteri.

La pensione diventa oggetto di contesa elettorale per le prossime elezioni regionali? Dal Referendum della Lega alle nuove proposte di Berlusconi

Che il tema sia molto sentito dalla popolazione lo dimostra anche il fatto che recentemente si siano accesi i riflettori dell'opposizione. Nelle scorse settimane ha destato molto scalpore l'esito positivo della raccolta di 500.000 firme operata dalla Lega Nord, con l'obiettivo di indire un referendum abrogativo della Riforma Fornero. Ma recentemente è anche intervenuto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, promettendo ai pensionati di alzare la pensione minima a 1.000 € al mese per tutti (garantendo al contempo tredici mensilità). Mentre si è impegnato anche a ridurre le tasse sulle rendite dell'Inps e a garantire ampi servizi per la terza età (ad esempio sanità odontoiatrica gratuita e bonus sui trasporti).

Vederemo come ribatterà il Governo Renzi, ma al di là delle promesse portate avanti dalla politica i lavoratori disagiati aspettano con ansia i dettagli finali sulla legge di stabilità 2015, sperando che le proprie esigenze vengano finalmente prese in considerazione con un meritato carattere d'urgenza. Come sempre, restiamo in attesa dei vostri commenti sui temi trattati. Se invece volete restare aggiornati, vi ricordiamo di usare il pulsante "segui".