La discussione sulla riforma pensionistica è sempre all'ordine del giorno. È da mesi ormai che tiene banco. Vediamo, allora cosa c'è di nuovo. Di nuovo c'è che l'OCSE bacchetta l'Italia per l'eccessivo peso sulle finanze pubbliche della spesa previdenziale; c'è che l'on.Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, incalza il Governo Renzi in tema pensionistico; c'è che il referendum abrogativo della legge Fornero ha praticamente catalizzato l'attenzione del Governo su tale spinosa questione; c'è che il dibattito all'interno e fuori dei partiti surriscalda gli animi.

Ma allora, ci viene da chiedere, cosa si può fare per risolvere o quantomeno affrontare con decisione tale scottante quanto controversa materia? Di proposte sui tavoli ministeriali ve ne sono. Di esse alcune raccolgono anche il favore di qualche ministro, vedi la proposta Damiano. Cosa si aspetta allora per procedere di conseguenza?

La proposta Damiano sui pensionamenti flessibili

Cesare Damiano ritorna ad incalzare il Governo Renzi sulla questione flessibilità e sulla pensione anticipata, l'arcinota"Quota 100". Ma qual è Il meccanismo della Quota 100? La misura della Quota 100 permetterebbe di accedere alla pensione anticipata a coloro che, avendo raggiunto, ad esempio, i 63 anni d'età e 37 di contributi, vorrebbero ritirarsi dal mondo del lavoro, prima dei requisiti previsti dalla riforma Fornero.

A supporto della sua tesi così si esprime il Presidente della Commissione Lavoro: "Adesso, se il Premier Renzi vuole creare una discontinuità con le politiche del cieco rigore che hanno fin qui prevalso in Europa occorre correggere la riforma previdenziale. Fin qui il Governo ha quasi del tutto ignorato il problema. Adesso si può rimediare introducendo nel sistema previdenziale un criterio di flessibilità...

si tratta di una ipotesi di lavoro già a conoscenza del ministro Poletti".

Ma quali sono i rigidi requisiti contestati, per l'accesso alla pensione anticipata, della legge Fornero? Ne facciamo, ricordandoli, un quadro sintetico. Per l'anno 2015 le donne possono andare in pensione con 41 anni di contributi e 6 mesi, gli uomini con 42 e 6 mesi; per il 2016 rispettivamente 41 anni e 10 mesi, 42 anni e 10 mesi fino al 2018; 2019 e 2020 42 anni e 2 mesi, 43 anni e 2 mesi; 2021 con 42 anni e 5 mesi e 43 anni e 5 mesi.

Riportiamo anche, che in tema di riforma del sistema pensionistico, l'on. Santini del PD, renziano, ha aperto ai pensionamenti flessibili nella prospettiva di una riforma globale della pensione anticipata. La discussione si va delineando. Si aspetta solo che il Senato, con l'approvazione della Legge di Stabilità, chiarisca le incertezze del momento. Di certo c'è che il referendum abrogativo della legge Fornero, ormai bussa alle porte della politica e non solo.