Proseguono le discussioni intorno al comparto previdenziale e intorno ai temi rimasti irrisolti all'interno della Legge di Stabilità, su tutti resta il dubbio sulla proroga della cosiddetta opzione donna, la pensione anticipata a 57 anni andrà definitivamente in soffitta o l'Inps riaccenderà le speranze?

Opzione donna, pensione anticipata a 57 anni: emendamento bocciato

Fino a pochi giorni fa le notizie sull'opzione donna erano pessime, in Legge di Stabilità non è infatti stato approvato l'emendamento Sel che richiedeva di estendere per tutto il 2015 la pensione anticipata per le donne.

Le lavoratrici unitesi nel Comitato Opzione Donna hanno, inoltre, più volte chiesto  al Governo di ripristinare il loro diritto alla pensione come enunciato nella legge 243/2004 e si sono dette pronte ad una Class Action collettiva qualora la circolare Inps 35/2012 non venga cancellata. Inizialmente, proprio grazie alla legge Maroni 2004, le lavoratrici con 35 anni di contributi potevano scegliere, in via sperimentale fino al 2015,  se optare per l'opzione contributivo donna, potendo dunque  lasciare il lavoro a 57 anni se dipendenti e 58 anni se autonome. Poi la successiva circolare Inps, la famigerata 35/2012, ha fatto venire meno le speranze per 6.000 lavoratrici che avrebbero maturato i requisiti entro il 2014, la circolare inserendo il meccanismo delle finestre mobili ha di fatto anticipato la scadenza di oltre 1 anno, ecco che per le lavoratrici autonome la possibilità di usufruire dell'opzione donna è già venuta meno a maggio mentre per le dipendenti è praticamente in scadenza.

Opzione donna, pensione anticipata 57 anni addio: quali conseguenze?

Cosa dovranno aspettarsi le donne dopo che l'emendamento Sel  è stato bocciato per mancanza di coperture finanziarie? Le conseguenze per le lavoratrici, se l'Inps non intervenisse cancellando la circolare suddetta, sarebbero molto pesanti, a conti fatti, le donne si ritroverebbero a dover lavorare 9 anni in più, dovendo di fatto raggiungere 66 anni per poter accedere alla pensione.

Opzione donna, ultime novità: nuova circolare Inps riaccende le speranze?

Pare, però, che qualcosa si stia muovendo nella giusta direzione e che entro pochi giorni dovrebbe giungere una circolare Inps che potrebbe riaccendere le speranze delle 6.000 lavoratrici rimaste attualmente escluse. L'Inps dovrebbe emanare una nuova circolare che ristabilirebbe, dunque, i requisiti insiti nella Legge 243/2004, permettendo così alle lavoratrici disposte ad accettare un assegno più leggero, si stima 20-25% in meno rispetto a quello calcolato con metodo retributivo, di poter accedere ancora per un anno, fino al 31/12/2015 alla pensione anticipata a 57 anni.

Sono molte le donne che hanno già optato, specie dopo l'entrata in vigore della Legge Fornero, per l'opzione donna, e molte  quelle escluse che si sono già dette disposte ad una consistente riduzione dell'assegno pensionistico oggi, pur di poter accedere alla pensione anticipata e prendersi cura della propria famiglia.  Non dimentichiamo, infatti, che sulle spalle della donna pesa anche il ruolo di caregiver, fondamentale il loro supporto al welfare per quanto concerne bimbi ed anziani. Molti sperano dunque che almeno l'Inps, visto il nulla di fatto dal Governo, si redima e che vengano meno le interpretazioni insite nella circolare Inps 35/2012 permettendo così all'opzione donna di essere prorogata. Se desiderate rimanere puntualmente aggiornati cliccate sul tasto "Segui" in alto a destra.