Si torna a parlare di sistema pensionistico e delle inevitabili conseguenze derivanti dall'attuazione della legge Fornero nel 2011, un dispositivo normativo che per stessa ammissione dei suoi fautori mostra tutti i limiti dovuti alla situazione di grave emergenza nel quale è stato approvato. L'ex Ministro Fornero ha più volte ribadito che il contesto del momento era davvero arrivato al limite, tanto che erano a rischio i pagamenti di stipendi e Pensioni nei mesi successivi. Anche per questo, il Governo Monti si era trovato a dover agire senza pensare troppo alle conseguenze di fino, stante che nei mesi successivi si sarebbe dovuto rimediare alle situazioni problematiche.

Nella pratica l'emergenza è stata effettivamente risolta, ma la crisi economica ha proseguito il proprio sviluppo strisciante, rendendo di fatti impossibile l'attuazione di molte sanatorie e salvaguardie, che sarebbero state d'obbligo per i Governi che si sono succeduti.

Governo Renzi e Parlamento aprono alle prime forme di flessibilizzazione dei requisiti previdenziali

Fortunatamente le cose sembra stiano cambiando; anche se ancora non si può parlare di una sanatoria generalizzata dei problemi, si stanno affrontando molte situazioni di maggior criticità. Si tratta sicuramente di un grande passo in avanti rispetto al passato, anche perché fino a poche settimane fa sembrava del tutto improbabile che si potesse arrivare a delle soluzioni per soggetti diversi dagli esodati.

Quest'ultimi hanno incassato la sesta salvaguardia parlamentare, ma le situazioni che richiederebbero un cambiamento nei requisiti di accesso all'Inps sono ancora molte: dai disoccupati in età avanzata a chi ha svolto lavori usuranti, fino agli insegnanti e ai laboratori ATA che appartengono al gruppo dei Quota 96.

Cesare Damiano commenta le ultime vicende come positive, ma ribadisce l'importanza della flessibilità previdenziale

In merito alla situazione appena descritta, negli scorsi giorni è intervenuto nuovamente con dei commenti il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, una persona che negli ultimi anni si è speso molto in favore dei lavoratori disagiati.

Il suo giudizio complessivo sugli ultimi interventi è positivo, ma dopo aver incassato l'accoglimento della sanatoria sui lavoratori precoci, Damiano rilancia sulle altre posizioni in attesa di una risposta: "ci aspettiamo che dopo questo importante passo avanti il Governo voglia presentare una proposta per garantire maggiore flessibilità in uscita" concentrandosi in particolare sulle posizioni dei "lavoratori che hanno perso il posto di lavoro".

Prestito pensionistico o Quota 100: le ipotesi più probabili per il 2015

D'altra parte, simili richiami alla flessibilizzazione dei criteri previdenziali sono già arrivati nel recente passato dal Neo Commissario Inps Tiziano Treu, che aveva proposto il pensionamento anticipato attraverso il prestito pensionistico. Maggiormente apprezzata dai lavoratori sembra invece essere la proposta fatta di prepensionamento con Quota 100 fatta anzitempo dallo stesso Damiano, dove l'accesso all'Inps sarebbe garantito dalla sommatoria tra età anagrafica e anni di contribuzione. Come sempre, vi invitiamo a farci conoscere la vostra opinione con un commento nel sito. Se invece desiderate restare aggiornati sulle ultime notizie in tema di pensioni, potete utilizzare la funzione "segui" presente in alto, sotto al titolo dell'articolo.