Il neo presidente Inps Tito Boeri, insediato sulla poltrona dell'ente previdenziale da parte di Matteo Renzi, si limita a commentare laconicamente le sue idee circa il contributo di solidarietà e le modalità di revisione della legge Fornero. Endorsement positivo per lui da parte di un Matteo Renzi profondamente convinto della sua preziosa competenza maturata attraverso consulenze eccellenti quali quelle del Fmi e della Banca Mondiale.

Renzi su Tito Boeri

In una intervista rilasciata a Qn (Quotidiano Nazionale) il premier Renzi si pronuncia in merito alla scelta di nominare Tito Boeri come presidente dell'Inps.

Nega che il governo ricorra ad amici, preferendo puntare su persone che godono di apprezzamento generale e stima condivisa, anche se i giudizi e le opinioni espresse per questa scelta si sono rivelate eccessivamente negative e critiche. Si dichiara convinto che Boeri sarà in grado di svolgere un ottimo lavoro all'Inps perché un grande economista come lui, intelligente e competente in materia previdenziale, non potrà che avere un impatto estremamente positivo per riordinare egregiamente l'intero sistema pensionistico.

Il punto sugli esodati

E' su una sua intervista rilasciata a Panorama la critica alla riforma Fornero che alzava troppo repentinamente e bruscamente l'età pensionabile senza tenere conto degli esodati.

Un nodo irrisolto che coinvolge anche i futuri esodandi e le ricongiunzioni onerose. Sono alte le aspettative della popolazione coinvolta dal problema pensando a quanto beneficio porterebbe la sua ipotesi di applicare un contributo di solidarietà, o altrimenti definito meccanismo di equità sociale, da realizzarsi operando un taglio alle Pensioni più alte che può dare 4 miliardi da reimpiegare per i casi rimasti irrisolti e, in genere, per riequilibrare parte di quelle iniquità presenti nell'attuale sistema pensionistico.

Il punto principale non sarà tanto l'efficacia delle sue teorie ma piuttosto, secondo il parere degli esodati che hanno accolto con scetticismo la sua nomina, se e come il governo gli consentirà di cambiare le carte in tavola.