Una delle novità introdotte nel Jobs Act, con l'art. 1 comma 2 della legge 183/2014, è la nuova indennità di disoccupazione, la Naspi (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego) che sostituirà l'Aspi introdotta con la legge Fornero. La Naspi è rivolta a tutti i lavoratori rimasti senza occupazione, con eccezione per i dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato e gli operai agricoli sia a tempo determinato che indeterminato.
Requisiti necessari per poterne beneficiare sono:
- lo stato di disoccupazione;
- avere almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti alla data dell'inizio del periodo di disoccupazione;
- aver lavorato per 18 giornate di lavoro nei dodici mesi che precedono il periodo di disoccupazione.
Possono produrre domanda di disoccupazione anche coloro che hanno dato le dimissioni per giusta causa o risolto in modo consensuale il rapporto di lavoro.
L'importo dell'indennità di disoccupazione verrà calcolato tenendo conto dello stipendio percepito negli ultimi quattro anni, questo importo verrà diviso per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per 4,33.
La Naspi verrà corrisposta mensilmente per un periodo di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. La richiesta potrà essere presentata per via telematica al sito Inps entro e non oltre il sessantottesimo giorno dalla fine del contratto del lavoro e spetterà dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.
Coloro che hanno fruito della Naspi e fossero ancora in stato di disoccupazione potranno richiedere l'Asdi, il nuovo Assegno di disoccupazione riservato a chi dopo aver esaurito il periodo non abbia trovato una nuova occupazione e si trovi in una condizione economica di bisogno.
Con il Jobs Act cambia quindi l’Aspi che sarà in vigore fino al 30 aprile mentre dal 1° maggio entrerà in vigore la Naspi e l'introduzione dell'Asdi, nuove tutele sono previste anche per il rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto.
