Sono in molti a chiedersi il perché del ritardo nei pagamentidegli stipendi del mese di dicembre, dato che molti lavoratori, inquesti giorni, hanno dichiarato di aver ricevuto solo adesso l'ultima busta paga del 2014 e altrettanti,addirittura, non hanno ancora visto un euro dello stipendio successivo a quello in cui c'era anche la tredicesima. Stiamo parlando di un problema che riguarda soprattutto chilavora nell'ambito privato ed effettivamente molteaziende, già “strangolate” dalle tasse di fine anno e dalla crisi economica,in mancanza (o in ritardo in questo caso) di liquidità da partedelle pubbliche amministrazioni, non riescono ad essere puntuali conil pagamento degli stipendi ai propri lavoratori, un meccanismo acatena che sta mettendo in difficoltà sia le stesse imprese che lefamiglie.

A dichiararlo è stata l'Associazione Artigiani PiccoleImprese di Mestre, che in un comunicato diramato quest'oggi ha affermato che circa il 76%delle aziende italiane ha gravi problemi di liquidità, che non permettono loro né di assumere né tanto meno mantenere i dipendential proprio servizio. Una vicenda assai preoccupante, insomma, seconsideriamo che il 20% delle imprese sopracitate ha pensatoconcretamente a tagli e licenziamenti come miglior soluzione per arginare ilproblema e non rischiare di fallire chiudendo definitivamente ibattenti. Secondo le norme vigenti, infatti, chi commissiona un lavoro deve pagare il proprio fornitore entro un mese dall'emissione della fattura, ma in caso di accordi diversi, l'erogazione di liquidi può in alcuni casi slittare a un paio di mesi, non di più.

Sarebbero i lunghi tempi di emissione di liquidi da partedella Pubblica Amministrazione alle imprese le cause determinanti diquesta precarietà che ci portiamo dietro da almeno un paio d'anni enonostante i governi abbiano fatto alcuni interventi mirati pervelocizzare (e certificare) i tempi di retribuzione per chi lavora,il nostro Paese resta uno dei pagatori meno buoni del Vecchio Continente.