Dichiarazioni che sicuramente faranno discutere sono quelle rilasciate oggi dall'ex Ministro Elsa Fornero durante un'intervista andata in onda su Radio 24 nel corso del programma "Mattino 24". La Fornero infatti ha parlato della sua riforma del 2011 che ha riguardato il sistema previdenziale italiano e che tanto ha fatto discutere negli ultimi anni avendo ricevuto tante critiche dal mondo del lavoro e non solo. Oggi l'ex ministro ha dichiarato di essere particolarmente soddisfatta di questa sua legge. La stessa ha anche affermato che molti hanno dimenticato che la sua riforma ha dato una mano importantissima per uscire dal baratro finanziario in cui era caduta l'Italia.

Baratro in cui senza tale legge poteva seppellire, secondo quanto dichiarato dall'ex Ministro, definitivamente il nostro Paese. Inoltre, sempre secondo la Fornero, la sua legge - arrivata durante il Governo Monti nel 2011 - ha evitato che le future generazioni raccogliessero un enorme debito. Tale riforma è stata fondamentale per portare ad un vero e proprio riequilibrio dei conti dello Stato italiano che altrimenti non ne sarebbe potuto più uscire fuori. Pertanto in virtù di ciò all'intervistatore che chiedeva di dare un voto a questa sua riforma, la Fornero ha risposto dicendo che essa meritava indubbiamente un bel 7.

Ovviamente l'ex Ministro non esclude che tale legge sia perfezionabile e che a tal fine un ruolo importante dovrebbero avere le Camere, che hanno i mezzi per correggere eventuali storture i cui effetti solo dopo l'entrata in vigore di tale legge potevano essere valutati in pieno.

Infine la Fornero è pure tornata a parlare delle parole lanciate ieri dal leghista Matteo Salvini che aveva fatto pesanti dichiarazioni sull'Italia intera. La Fornero si limita a dire che a suo modo di vedere si tratta di parole vergognose che non meriterebbero alcuna considerazione proprio in virtù della strumentalità che esse hanno relativamente parlando a quella che è la vera importanza della sua riforma e delle positive conseguenze che essa ha provocato per l'Italia.