Giungono importantissime novità in merito al nuovo Regime dei Minimi 2015 previsto in Legge di Stabilità per i possessori di Partite Iva: l'Agenzia delle Entrate ha infatti chiarito che c'è tempo sino al 30 gennaio per inoltrare domanda di accesso al vecchio regime, quello che prevede l'imposta al 5% e la soglia di ricavi fissata a 30mila euro annui. A certificare 'la proroga' con conseguente possibilità di rifuggire per altri 30 giorni il nuovo Regime dei Minimi 2015 è il comma 1 dell'art. 35 del dpr 633/1972, stando al quale chi inizia un'attività imprenditoriale ha tempo fino a trenta giorni successivi per comunicarlo all'Ufficio delle Entrate competente territorialmente.

Come aprire dunque Partita Iva nel mese di gennaio 2015 agganciandosi al Vecchio Regime? E' sufficiente essere in possesso dei requisiti richiesti - e dunque maturare un reddito annuo massimo fissato in 30mila euro, aprire Partita Iva per la prima volta e avere meno di 35 anni - e dichiarare come data di inizio attività il 31 dicembre 2014 o ulteriori dati antecedenti. Il punto chiave sta dunque nella data di inizio attività: se questa risulta con decorrenza a partire dal primo gennaio del 2015 l'unico Regime adottabile è quello disciplinato in Legge di Stabilità, in caso contrario può accadere quanto prospettato pocanzi.

Partite Iva, Regime dei Minimi 2015: imposta al 5% fino al 30 gennaio, dopo di che scatterà la riforma

In definitiva siamo davanti all'ultima chance a disposizione dei liberi professionisti per aprire Partita Iva senza ricorrere necessariamente al nuovo Regime dei Minimi 2015: a testimonianza della totale sfiducia dei cittadini nei confronti della nuova impostazione normativa il dato sull'apertura di nuove Partite Iva, che a dicembre 2014 è schizzato alle stelle. Il nuovo Regime dei Minimi 2015, lo ricordiamo, prevede una tassazione fissata al 15% con soglie reddituali massime parametrate in 15mila euro lordi per i liberi professionisti e in 40mila euro lordi per la categoria dei commercianti. Dopo l'ufficiale entrata in vigore del nuovo Regime dei Minimi 2015 scatterà l'iter di riforma che lo stesso governo Renzi ha già annunciato per via del fatto che le Partite Iva sono 'quelle che hanno avuto di meno': 'Nell'ultimo question time tenutosi alla Camera, il ministro Poletti ha affermato che in merito gli aspetti previdenziali delle cosiddette Partite Iva, si impegnerà per adottare i necessari interventi ' ha sottolineato nella giornata di ieri il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, firmatario di una proposta che punta a bloccare al 27% i contributi previsti per le Partite Iva iscritte alla gestione separata dell'INPS (il nuovo Regime dei Minimi 2015 prevede invece aliquote più elevate che entro pochi anni saliranno sino al 33%). 'Noi prendiamo in parola il ministro Poletti suggerendogli di appoggiare l'emendamento che il PD ha presentato' ha concluso Damiano,  staremo a vedere. Se desiderate rimanere aggiornati sulle prossime news inerenti lavoro e fisco vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sopra il titolo del pezzo.