Riflettori puntati sul verdetto della Corte Costituzionale che domani, 14 gennaio 2014, potrebbe cambiare le carte in tavola relative al comparto pensionistico italiano. Le ultime novità circa l'attesa decisione della Consulta sul Referendum anti Riforma Fornero vedono però una richiesta inattesa da parte della stessa Lega Nord, ossia rimandare il tutto a data da destinarsi, perché?

Riforma Fornero, referendum più distante: Lega chiede sospensione decisione Consulta 

Sono stati proprio i promotori del comitato del referendum contro la Riforma Fornero a richiedere al presidente della Corte Costituzionale di non pronunciarsi domani sul quesito referendario, la notizia giunge da Roberto Calderoli. Calderoli spiega di aver richiesto il rinvio della Camera di consiglio di domani, che avrebbe dovuto pronunciarsi in merito all'ammissibilità o meno del quesito referendario proposto dalla Lega stessa per abolire la famigerata Legge Fornero, perché non vi è stato il tempo di presentare il deposito della difesa scritta come previsto per legge ( comma 3 dell'articolo 33 della legge 352/70) per poter esporre le ragioni della richiesta di abolizione della riforma.

In sostanza ,dice Calderoli, il disguido è avvenuto perché 'come comitato non abbiamo mai ricevuto né ci è stata notificata la comunicazione rituale prevista dall'articolo 33 comma 2 della legge 352/700', rendendo di fatto impossibile l'esposizione di una difesa scritta.

Calderoli prosegue dicendo di aver inoltrato questa mattina una richiesta finalizzata a garantire il pieno diritto di difesa in giudizio come previsto dall'art 24 della Costituzione, ma ci tiene a precisare, che la raccomandata risulta ancora 'parcheggiata' alle Poste di Milano. Calderoni confida ,dunque, che il presidente della Corte di Cassazione comprenda quanto avvenuto e faccia slittare la decisione più avanti.

Riforma Fornero, novità referendum: Consulta si pronuncerà o no il 14 gennaio? 

Cosa accadrà dunque il 14 gennaio?

Tanti lavoratori speravano invece di poter comprendere da subito se il sogno di abolire la Legge Fornero, attraverso il referendum abrogativo, sarebbe potuto divenire realtà o se invece fosse giunto davvero il momento di mettersi definitivamente il cuore in pace confidando, solo più, nella lungimiranza della classe politica dirigente.

Stando così le cose resta tutto nebuloso, non sappiamo dunque ancora se domani la Consulta si pronuncerà sul Referendum anti Riforma Fornero o se, come richiesto da Calderoli, slitterà tutto. Una cosa è certa: i lavoratori, esausti dalle tante parole, vorrebbero finalmente vedere qualche fatto concreto che miri a ridare dignità al comparto pensionistico. Quanto ci vorrà ancora?