I dibattiti degli ultimi mesi sulla pensione anticipata si legano a filo doppio con il Referendum anti Fornero proposto da Salvini, se giungesse il tanto atteso sì da parte della Consulta e gli italiani si recassero alle urne dando il loro consenso alla cancellazione della famigerata legge, cosa potrebbe succedere al comparto pensionistico italiano dal 2015?
Novità Pensione anticipata e Referendum: cosa potrebbe succedere se vincesse il Sì?
Ci si troverebbe davanti ad un vero e proprio terremoto previdenziale che potrebbe aprire scenari non più ipotizzabili dopo l'entrata in vigore della Riforma Fornero dal dicembre 2011.
Mercoledì 14 gennaio, mancano ormai pochissime ore al verdetto, la Corte Costituzionale si pronuncerà, infatti, in merito all'ammissibilità o meno del Referendum per l'abolizione della Riforma Fornero voluto e fortemente sponsorizzato dal leader della Lega Matteo Salvini.
Se la Consulta dovesse dare il via libera al quesito referendario anti Legge Fornero, già nella prossima primavera gli italiani sarebbero chiamati a decidere sul loro futuro previdenziale, e, cosa più importante, se il referendum dovesse, come si ipotizza, avere esito positivo la Riforma Fornero verrebbe "spazzata" via. Si aprirebbero dunque nuove opportunità pensionistiche per tutti quei lavoratori che da anni inseguono ed attendono la pensione anticipata e che da tempo lamentano la non concretezza dell'esecutivo Renzi nel risolvere i problemi di milioni di disagiati (Quota 96, esodati, precoci ed usuranti).
Con l'abolizione della Riforma Fornero si tornerebbe infatti a parlare di pensione di vecchiaia e anzianità e si potrebbe nuovamente accedere all'agognato assegno pensionistico una volta maturati i 35 anni di contributi e i 61 anni e 3 mesi anagrafici. Tornerebbero a sperare anche tutti coloro che hanno già maturato, pensiamo ai precoci e gli usuranti, 40 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica.
Pensione anticipata e Referendum: Fornero e Treu sì flessibilità no abolizione Legge
Sulla delicata questione pensione anticipata e Referendum, che sta infuocando gli animi in vista della decisione della Consulta, intervengono duramente anche Elsa Fornero e Tiziano Treu che si sono detti apertamente contrari all'abolizione della Riforma che garantirà nelle Casse dello Stato 80 mld di euro fino al 2021.
Il buco che si genererebbe sarebbe enorme, come ha fatto notare anche lo stesso Renzi, ma l'ex ministra del lavoro e Treu si dicono certi che il problema non si presenterà a monte, in quanto per la prima 'La Corte Costituzionale non avallerà mai una pessima politica', per il secondo 'non ci sono i presupposti per un sì".
Entrambi si sono già detti in passato favorevoli a forme di flessibilità in uscita e dunque a misure per concedere la pensione anticipata, resta ora da vedere cosa deciderà di fare la Corte Costituzionale.
Il Governo da parte sua, forse timoroso dell'arrivo di un eventuale sì, sta cercando di ipotizzare una Riforma Pensioni atta a garantire maggiore flessibilità in uscita, al vaglio restano anche prestito Inps e Quota 100, e ha, inoltre, accolto positivamente l'interrogazione parlamentare di Maria Luisa Gnecchi per rivedere e forse stoppare, almeno per alcune categorie di lavoratori, l'aumento pensionabile previsto dal 2016.
A vostro avviso quale sarà la decisione della Consulta? Si potrà dire addio alla Riforma Fornero o resterà solo un bel sogno e si dovrà, dunque, tornare a sperare nella lungimiranza dell'esecutivo?