Applicare il meccanismo dei Quota 100 per dare lapossibilità a coloro che hanno maturato 60 anni di età e 40 anni di contributidi cessare l’attività lavorativa e come conseguenza usufruire dell’assegnoprevidenziale, questa la proposta del Presidente della Commissione Lavoro allaCamera, Cesare Damiano, il quale poco prima che il Senato iniziasse adesaminare la nuova legge elettorale denominata Italicum, con una dichiarazioneha affermato di voler intervenire sul nodo dei Quota 100 dato dalla somma dell’età anagrafica e l’anzianitàcontributiva.

Trattasi di un’uscita più flessibile per tutti queilavoratori rimasti “vittime” della precedente Riforma Fornero.

Tale proposta,potrebbe avere luce già nel mese difebbraio con lo scopo di reintrodurre la vecchia pensione di anzianità abolitacon l’entrata in vigore della Legge Fornero il 1° gennaio del 2012. Secondo lo stessoDamiano, con un’eventualeintroduzione della norma, potrebbe risolversi il problema di migliaia emigliaia di esodati, vale a diretutti i lavoratori che a causa dell’introduzione della Riforma Fornero siritrovano senza un lavoro e privi di copertura previdenziale e che, ancora unavolta si sono visti esclusi nella nuova Legge di Stabilità entrata in vigoredal 1° gennaio di quest’anno.

Secondo quanto menzionato su “Pensioni Oggi”, con l’entratadel 2015, la quota richiesta doveva essere pari a 97,3 se si tratta dilavoratori dipendenti e pari a 98, 3 per i lavoratori autonomi.

Tutto ciò se la Riforma Fornero non fosseentrata in vigore. Con la proposta di Damiano, invece, si dovrà restare allavoro qualche anno in più ma senza incorrere ad alcuna penalizzazione. Quindi,con il meccanismo dei Quota 100, bisogna maturare 60 anni di età e 40 anni dicontributi, oppure 61 anni di età e 39 anni di contributi o ancora 62 anni dietà e 38 anni di contributi.

Allo studio del Governo,inoltre, un’altra proposta avanzata sempre da Damiano, che riguarderebbe il pensionamento con 62anni di età e 35 anni di contributi effettivamente versati pena la riduzionedell’assegno percepito.