Discussioni ancora accese per quanto riguarda l'argomento Pensioni a prescindere dall'inammissibilità del referendum abrogativo della Riforma Fornero pronunciata stamattina dalla Corte Costituzionale. Numerose ipotesi vi sono tuttora allo studio del Governo: dall'uscita anticipata, al meccanismo di quota 100 e al prestito pensionistico, che potrebbero modificare le norme contenute nella precedente Riforma Fornero. Ad intervenire, è il nuovo presidente dell'Inps Tito Boeri, secondo il quale occorrono nuove risorse da impiegare per far fronte alle eventuali modifiche.

È per questo motivo che il neo presidente dell'Istituto di previdenza, mira all'introduzione di un contributo di solidarietà da applicare alle pensioni d'oro. "Possiamo superare i privilegi di assegni più generosi del tutto sganciati a criteri di equità", ha spiegato. Secondo la nuova proposta, avanzata da Boeri, la parte dell'assegno pensionistico calcolata sulla base delle retribuzioni, dovrà essere tassata con aliquote progressive.

Per le pensioni che superano i 2 mila euro, andrà applicato un contributo di solidarietà che andrà ad incrementare i risparmi nelle casse statali da utilizzarsi in modo particolare, per favorire l'occupazione tra i giovani e corrispondere le pensioni a migliaia e migliaia di esodati, ovvero quella categoria di lavoratori che con l'introduzione della Riforma Fornero, sono rimasti senza un lavoro e di conseguenza privi di copertura previdenziale.

È questo il motivo che porta Boeri a pensare che una probabile risoluzione del problema sarebbe, il calcolo degli assegni pensionistici secondo il metodo contributivo e applicare un prelievo sugli assegni con importi superiori con lo scopo di reperire le risorse attribuite con il vecchio sistema retributivo. Resta comunque il fatto, che le intenzioni di Boeri, ovvero di calcolare gli assegni previdenziali in liquidazione con il metodo contributivo, potrebbero restare nell'ombra e di questo, il presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale dovrà rendersene conto.