Se fino ad ora sono andati in ordine sparso seppur verso un obiettivo comune, dopo il no della Consulta al referendum per l'abrogazione della riforma Pensioni Fornero, i sindacati ritrovano l'unità. Cgil, Cisl, Uil e Ugl - che sul sostegno al quesito referendario in caso di ammissione e sulle forme di mobilitazione da mettere in campo hanno espresso idee diverse - sono adesso pronti a muoversi in maniera unitaria per sollecitare modifiche alla legge sulle pensioni del Governo Monti e una nuova riforma previdenziale che vada in direzione di una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata per tutti i lavoratori (quindi anche quelli privati) e non soltanto ai dipendenti pubblici come previsto dalla riforma della Pubblica amministrazione del ministro Marianna Madia (Pd).

Riforma pensioni 2015, Cgil, Cisl, Uil e Ugl: cambiare radicalmente legge Fornero

"E' urgente e indispensabile cambiare radicalmente la legge Fornero sulle pensioni". Torna a chiederlo la Cgil di Susanna Camusso evidenziando che "l'inammissibilità del referendum decisa dalla Corte Costituzionale carica di responsabilità il governo e il Parlamento". "Insieme a Cisl e Uil - si legge in una nota stampa del più grande sindacato d'Italia - abbiamo elaborato una piattaforma unitaria, che oggi più che mai va rilanciata e fatta vivere nel Paese. Per questo - ha aggiunto nel comunicato inviato dopo la decisione la Cgil di Camusso - chiederemo a Cisl e Uil di incontrarci per decidere insieme quali iniziative sindacali mettere in campo".

"L'inammissibilità del quesito referendario per la cancellazione della legge Fornero non vanifica la necessità di rivedere le regole del sistema pensionistico", ha affermato il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan commentando la sentenza della Consulta che ha dichiarato inammissibile il quesito referendario proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini.

Il governo guidato dal premier e segretario del Partito democratico Matteo Renzi "deve avviare - ha ribadito la leader della Cisl - il confronto con le parti sociali per trovare un nuovo equilibrio - ha sottolineato la Furlan - fra la sostenibilità finanziaria e la sostenibilità sociale del sistema previdenziale".

"Era prevedibile che la Consulta dichiarasse inammissibile il referendum sulla legge Fornero ma ora la battaglia diventa sindacale e politica, perché quel provvedimento va comunque cambiato", ha dichiarato, sulla stessa lunghezza d'onda della Cgil e della Cisl, il leader della Uil Carmelo Barbagallo che rilancia le proposte per nuove forme di pensione anticipata.

"Andare in pensione tutti alla stessa età - ha sottolineato - non funziona. Anzi - ha aggiunto - si creano danni anche all'occupazione. Avvieremo con Cgil e Cisl - ha detto Barbagallo in sintonia con la Camusso - una discussione sulle iniziative da mettere in campo per ottenere le modifiche possibili e necessarie a questo provvedimento".

"Si tratta di un ulteriore atto di negazione del diritto del popolo italiano di esprimere la propria opinione e decidere liberamente sulle leggi che riguardano la loro vita", ha commentato il segretario generale dell'Ugl Paolo Capone che, come l'omologo della Cgil, aveva dichiarato il suo sostegno al quesito referendario in caso di ammissione da parte della Consulta perché la "legge Fornero - ha ribadito il leader dell'Ugl - ha generato in Italia soprattutto con la nota vicenda degli esodati".