Con gli ultimi strascichi delle festività natalizie il governo Renzi torna a parlare di riforma Pensioni: quota100, penalizzazioni, pensione anticipata e prestitipensionistici sono le ipotesi al vaglio per questa nuova revisionedel sistema previdenziale. Le idee lanciate dai vari ministri sono,come sempre, sono molte e diversificate: vediamo allora quali sono,secondo le ultime notizie le proposte per la riforma 2015delle pensioni del governo Renzi.
La parola d'ordine per l'ennesima revisione del sistema pensioni èsempre la stessa, la flessibilità tanto cara a Damiano,declinata in modo tale da favorire un discreto numero dipensionamenti con cui dare nuovo impulso al turnover giovanile edunque al mercato del lavoro.
In questo senso si piazza un emendamento approvato inParlamento volto ad eliminare le penalizzazioni per lapensione anticipata: dal 2015 chi va in pensione primadei 62 anni d'età non subirà alcuna riduzione dell'importopensionistico.
A parte tale lodevole intervento, in tema di riforma pensioni peril 2015 c'è molto lavoro da fare e le ipotesi in discussionenel governo Renzi ne sono prova. In primo luogo siparla di pensionamenti flessibili, quelli chevorrebbero concedere la pensione a chi ha raggiunto il requisito di62 anni di età (e 35 di contributi) ma a patto di una decurtazionedell'8% progressiva, che si azzererebbe al compimento dei 66 anni.
Altra ipotesi rilanciata in tema di riforma pensioni è la quota 100 voluta da Damiano che, prevede un meccanismo simile aquello della vecchia pensione di anzianità: il trattamentopensionistico verrebbe così erogato al raggiungimento della quota 100, ottenibile sommando anzianità contributiva e anagraficaalla soglia della quale si guadagnerebbe il diritto di andare inpensione.
Meno supportata, ma comunque al centro delle proposte dellariforma pensioni 2015, è l'ipotesi del prestito pensionistico: pensione anticipata fino a un massimo di uno odue anni rispetto alle regole attuali a fronte di micro prelievisull'importo della pensione pari a circa il 2-3%.
C'è infine l'ipotesi di estendere l'opzione del calcolo contributivo a tutti i lavoratori: si tratta dell'eventualitàpiù drastica che consentirebbe sì una pensione anticipata di circa9 anni, ma il prezzo da pagare sarebbe una decurtazione pari acirca il 25% dell'importo rispetto alle regole standard.
Queste le ipotesi al vaglio del governo Renzi per una riformapensioni 2015 che potrebbe avere luce già a febbraio: il dibattito èancora agli inizi, per restare aggiornati sugli sviluppi vi invitiamoa cliccare il tasto “Segui” in alto.