È entrato in vigore, con la Legge di Stabilità a partire dal primo gennaio 2015, il termine delle penalizzazioni previste per tutti quei lavoratori che decideranno di andare in pensione prima dei 62 anni di età. In realtà, da quanto è stato stabilito dall'articolo 1 della Legge di Stabilità approvata qualche giorno fa, la penalizzazione ci sarà solo a partire dal 2018. Quindi, per chi non raggiunge i 62 anni di età ma matura un'età contributiva prevista tra il primo gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017, avrà senza decurtazioni l'assegno pensionistico anticipato.
Quale è l'età minima contributiva da considerare? Per quanto riguarda gli uomini si dovrà considerare un minimo di 42 anni e 6 mesi, mentre per le donne 41 anni e 6 mesi.
Vediamo, di seguito, quali sono le penalizzazioni a cui erano assoggettate le Pensioni fino al 31 dicembre 2014. Si trattava di una decurtazione dell'1 per cento per ogni anno di anticipo considerando il raggiungimento dei 62 anni; successivamente, del 2 percento fino ai 60 anni. Facciamo un esempio pratico. Un lavoratore che decideva di andare in pensione a 59 anni, avendo però maturato il minimo previsto dell'età contributiva, era assoggettato ad una penalizzazione del 4 percento. Queste penalizzazioni erano state inserite dalla legge Fornero per scoraggiare i lavoratori ad andare in pensione anticipata al fine di limitare i costi dello Stato.