L'agenda del Governo Renzi per il 2015 riparte dalla Scuola: "la più grande riforma del programma dell'esecutivo", così come etichettata dal Premier, pone in primo piano l'assunzione dei 149 mila docenti precari, ma anche gli scatti di anzianità e la valutazione scolastica. Le consultazioni di docenti, personale della Scuola, famiglie e studenti attuate dal Governo tra settembre e novembre, sono state riassunte in un dossier di circa 130 pagine, carte sintetiche della riforma sulle quali Matteo Renzi fa capire di avere le idee ben chiare: dalla ripresa dell'attività governativa fino al 28 febbraio, l'impegno preso davanti agli italiani è quello di scrivere il decreto ed il disegno di legge, la parte normativa della riforma.

Obiettivi e priorità, dunque, restano sempre gli stessi: stabilizzazione dei docenti precari nell'"organico funzionale", eliminazione delle supplenze, scatti di anzianità e valutazione dei professori.

Riforma scuola, valutazione dei professori e scatti di anzianità

Come ha spiegato il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, uno degli elementi essenziali della riforma scolastica sarà proprio la valutazione dei professori che verrà formulata essenzialmente sul merito, mentre per quanto riguarda gli scatti di anzianità, il Governo ha fatto un passo indietro rispetto alla formulazione originaria dell'autunno scorso. Infatti, questi ultimi riguarderanno solo una parte minima del giudizio.

Il sottosegretario ha assicurato che le risorse per l'attuazione della riforma sono disponibili: quattro miliardi di euro saranno stanziati per l'edilizia scolastica e altrettanti saranno destinati al piano di assunzione dei docenti precari e all'incremento dei progetti per il miglioramento dell'offerta formativa conosciuti come il Mof.

A seguire, poi, l'abolizione delle supplenze e la formazione dei docenti che faranno parte dell'organico funzionale: su questi argomenti tratterà l'emanazione del decreto previsto per la fine di febbraio, con l'obiettivo di educare non docenti di "serie b", ma insegnanti capaci di far funzionare la scuola. Gli altri argomenti della riforma saranno inclusi in una legge delega da approvare successivamente che includerà gli insegnamenti dell'inglese, della musica e l'alternanza tra scuola e lavoro. Un ultimo capitolo potrebbe aggiungersi e riguardare gli studenti stranieri residenti in Italia.