Il Governo Renzi riparte dalla Scuola: il Premier ha incontrato il Ministro dell'istruzione, Stefania Giannini e i sottosegretario Davide Faraone per fare il punto della situazione sulla riforma. Una riforma che, in un video pubblicato dallo stesso Renzi sui suoi profili social, viene presentata come "la riforma", fondamentale per restituire all'Italia speranza, dignità, emozione e bellezza. Si riparte dalla Scuola per far ripartire l'Italia, insomma.

Da qui a fine febbraio 2015 il governo si impegnerà a scrivere i testi, il decreto legge e il disegno di legge: sulla base della campagna di ascolto de #labuonascuola, giudicata dalle istituzioni europee come "la più grande campagna di ascolto mai fatta a livello continentale" fa sapere Renzi, la riforma passerà alla fase 2, quella normativa.

Saranno tenuti in debita considerazione le centinaia di migliaia di messaggi di quanti hanno risposto al questionario dell'autunno scorso, il dossier di 136 pagine proposto all'attenzione del personale scolastico e delle famiglie.

Riforma Scuola, ecco le date: 22 febbraio manifestazione nazionale, 28 febbraio decreto legge e disegno di legge

Sul tavolo, dunque, Renzi, Giannini e Faraone hanno visionato le carte riassuntive del piano di riforma: si parte il 22 febbraio prossimo, giorno del primo compleanno del Governo, quando il Partito democratico organizzerà una manifestazione a livello nazionale sulla riforma della scuola. Poi, nella settimana successiva, dal 28 febbraio, dovranno essere pronti il decreto legge ed il disegno di legge da presentare in Parlamento: si tratta, quindi, di entrare nel merito delle assunzioni dei 149 mila docenti precari promessi nella scorsa estate, sulla valutazione e sugli investimenti sul merito, sull'alternanza tra scuola e lavoro, sulle nuove materie ("che poi sono le vecchie materie da valorizzare di più, come Arte, Educazione motoria, Educazione Civica, Inglese", precisa Renzi).

#labuonascuola, assunzione dei 149 mila precari: corsi di formazione Inglese e Informatica

Il piano di assunzione dei 149 mila precari è, senza dubbio, il tema centrale della riforma della scuola: l'assorbimento delle graduatorie ad esaurimento nel cosiddetto "organico funzionale", l'eliminazione delle supplenze e la valutazione dei professori sono prioritari.

Proprio sull'assunzione dei docenti precari, nei prossimi giorni potrebbe essere apportati correttivi al capitolo che li interessa: i futuri assunti, come precisa la legge, dovranno sostenere un anno di prova prima di poter essere confermati in ruolo. A loro spetterà il compito di frequentare dei corsi di aggiornamento che riguarderanno, in primo luogo, l'Inglese e l'Informatica, nel caso in cui dovessero venir fuori carenze di preparazione nelle due discipline.