Il mese di febbraio è terminato, queste le ultime notizie sulla riforma Pensioni 2015: ad oggi, 28 febbraio, si registrano interessanti novità su quota 100 e quota 96, dunque si riaccendono i riflettori sulla pensione anticipata e sulla riforma della scuola. Non meno interessante la questione sulle pensioni d'oro, con il patto tra Cgil, Cisl e Uil, che chiedono lo stop ai vitalizi per i parlamentari condannati, mentre sono 'preoccupanti' le recenti dichiarazioni del ministro del Lavoro Poletti in merito alla riforma della legge Fornero, sottolineando in un'intervista all'Ansa come i tempi non siano ancora maturi per aprire un tavolo di confronto sulle modifiche alla Fornero, compiendo dunque un clamoroso dietrofront rispetto a quanto annunciato nelle settimane precedenti, quando aveva indicato in marzo il mese 'giusto' per l'inizio dei lavori sulla riforma previdenziale. 

News pensioni 2015 ad oggi 28 febbraio: la riforma slitta ancora

In attesa di approfondire nel successivo paragrafo la questione relativa a quota 100 e quota 96, ha del clamoroso la retromarcia effettuato dal ministro Poletti nel corso degli ultimi giorni, le cui dichiarazioni hanno portato 'nuova linfa' alle notizie sulla riforma pensioni 2015, rimarcando - se ancora ce ne fosse bisogno - il trend del governo in materia previdenziale, quello del 'faremo' salvo poi 'non fare mai', così come hanno imparato in questi mesi gli esodati della scuola, rimasti al palo per troppo tempo, ma che forse potrebbero - il condizionale è d'obbligo - vedere la luce tra pochi giorni, come vi spiegheremo più avanti.

È dunque rimasto inascoltato l'appello del leader della Uil Carmelo Barbagallo, il quale aveva spronato il governo Renzi, e in particolare Poletti, a fare di più per risolvere quello che è ormai diventato un problema sociale, riferendosi alla legge Fornero.

Ultimissime riforma pensioni 2015 ad oggi: la quota 100 raccoglie consensi, per i quota 96 la data del 3 marzo diventa cruciale

Continuano ad arrivare consensi per la proposta di Damiano definita quota 100, che consentirebbe ai lavoratori di andare in pensione dopo aver raggiunto la fatidica soglia, sommando età anagrafica e contributiva, proposta che dovrebbe essere presa in esame nella riforma pensioni del governo Renzi, anche perché i 'sì' alla proposta sono ormai innumerevoli, non ultimo quello di Vito Moromarco, professore all'università Cattolica di Milano, il quale ha comunque suggerito di applicare una soglia di età minima raggiunta la quale il lavoratore possa andare in pensione, idea questa che non dovrebbe incontrare un consenso così ampio, sopratutto da parte dei lavoratori precoci, categoria della quale troppo spesso ci si dimentica. Intanto è stato rinviato al 3 marzo il prossimo Consiglio dei ministri, durante il quale il Governo dovrebbe illustrare i contenuti dell'imminente riforma della scuola, con l'assunzione di 150 mila precari e - questo lo diciamo noi - una nuova nuova speranza per i quota 96, ovvero gli esodati della scuola, che potrebbero veder cambiare il loro destino martedì prossimo, tra circa 72 ore. Qual è il vostro giudizio sulla proposta di Moromarco? Preferite quota 100? Arriverà martedì la soluzione per i professori e dipendenti Ata 'colpiti' dalla legge Fornero? Per conoscere le ultime novità sulla riforma pensioni 2015 cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.