Continuiamo il nostro viaggio ad ostacoli nel sempre più complesso e tortuoso mondo delle pensioni ove tutti, dai partiti alle organizzazioni sindacali, cercano di districarsi senza però venirne fuori. È come una palude, in cui chi vi casca invoca aiuto, ma senza ottenere risultati. Difatti le proposte di cambiamento del sistema pensionistico vigente ad oggi non hanno ricevuto risposta. Non certamente per mancanza di coraggio, resta da capire però fino a che punto il governo e l'Inps oseranno nell'intervento sulla previdenza di cui si parla da tempo.

Le ipotesi avanzate sono tante. Tutte, seppur nella loro diversa formulazione, hanno però un comune denominatore: intervenire sul versante della flessibilità favorendo l'uscita anticipata ed il ricambio generazionale. Cerchiamo di fare il punto della situazione, analizzando le proposte che a oggi godono di maggiore credibilità.

  • estensione a tutti del sistema di calcolo con il metodo contributivo. Si favorirebbe in tal modo il ricambio generazionale;

  • offrire l'opportunità dell'uscita dal mondo del lavoro ai disoccupati over 50 privi di cassa integrazione e sussidi statali. La proposta arriva direttamente dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, denominata "ponte previdenziale";

  • pensionamento da un minimo di 60 anni o 35 anni di contributi fino a raggiungere la fatidica e cosiddetta "quota 100" tra età anagrafica e anni di contribuzione. La proposta arriva dal Presidente della Commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano;

  • ricalcolo contributivo delle Pensioni d'oro, cioè di quelle pensioni che superano i 3 mila euro mensili, con una trattenuta graduale da destinare alle pensioni minime. La proposta arriva dal neo presidente Inps Tito Boeri.

Poi vi sono le annose questioni, mai risolte, dei quota 96 scuola, degli esodati e della proroga del sistema "opzione donna".

Sono questioni che non lasciano dormire sonni tranquilli, sia i diretti interessati sia chi se ne deve occupare. Il ritornello è sempre lo stesso: mancano i quattrini. Insomma di carne al fuoco e di brace ve n'è tanta. Si spera che non sia solo fumo. Noi come sempre seguiremo lo sviluppo delle varie questioni e vi terremo aggiornati. Voi intanto seguiteci.