In questo articolo parleremo della Pensione anticipata Inps 2015, con i suoi diversi requisiti per i modelli contributivo, retributivo e misto; validi nel corrente biennio 2014/2015. Inoltre specificheremo anche quali sono le cosiddette "penalizzazioni" oltre che alle ipotesi di riforma messe in campo in particolare dall'ex ministro Damiano (quota 100).

Per introdurre l'argomento, la pensione anticipata è il nuovo trattamento previdenziale che dal 2012 ha sostituito la vecchia pensione di anzianità. Essa può essere erogata o dal AGO o da un fondo sostitutivo dopo aver maturato determinati requisiti anagrafici e soprattutto contributivi che vedremo in seguito.



Pensione anticipata INPS 2015: i requisiti per i modelli retributivo e misto con le penalizzazioni

Per quanto riguarda i requisiti della Pensione anticipata INPS 2015, bisogna ricordare che il vecchio limite anagrafico è stato tolto a favore di un sistema di disincentivazione che riduce l'assegno a seconda dei tempi di anticipo della pensione, prima del raggiungimento della soglia di età minima che è di 62 anni (ex.201/2011). Per i contribuenti che appartengono al vecchio regime contributivo o misto, cioè che hanno iniziato a versare prima del 31 dicembre 1995, i requisiti contributivi ordinari dovevano essere di 42 anni e 3 mesi tre per gli uomini e di 41 anni e 3 mesi per le donne. Ma nel 2013 il governo ha deciso di aggiornare tali tabelle alla speranza di vita aggiungendo cosi altri 3 mesi al calcolo.

Il contribuente può però decidere di andare in pensione anticipatamente con soli 35 anni di contributi, ma in tal caso vi saranno delle penalizzazioni. Il taglio è di 2 punti per ogni anni prima dei 60 anni e di 1 punto tra i 60 e i 62 anni. Tra le ipotesi di riforma si parla anche di un blocco di tali penalizzazioni per il prossimo bimestre.



Pensione anticipata INPS 2015: i requisiti per il modello contributivo

La pensione anticipata INPS 2015, per chi ha versato i contributi dopo la data del 31/12/95 si allontana decisamente. Se il requisito contributivo rimane invariato a quello retributivo, a cambiare è quello anagrafico che sale a 63 anni e 3 mesi. Inoltre cambia anche il calcolo dell'assegno che si baserà sul montante contributivo e non sull'ultimo stipendio.



Pensioni Inps 2015: le riforme quota 100 e il pensionamento obbligatorio

L'ex ministro Damiano ha lanciato l'ipotesi quota 100, che piace molto hai sindacati e alla Cgil in particolare. Tale regime consentirebbe di andare in pensione raggiunta la quota 100 sommando requisiti contributivi e anagrafici. E di questi giorni anche la notizia che il ministro Madia ha firmato una circolare nel quale dice dal 31/12/2015 entrerà in vigore il pensionamento obbligatorio per alcune categorie del pubblico impiego, tra cui magistrati e militari.