Mentre si continua a discutere dei debiti dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale e dei disastrosi effetti della riforma pensioni Fornero, al centro dell'inchiesta giornalistica di Presadiretta andata in onda nei giorni scorsi su Rai 3, buone notizie arrivano dall'Inps, dove si insedierà presto il nuovo presidente Tito Boeri in attesa del decreto del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Pensioni, ok al bilancio Inps: disavanzo di 6,701 mld

In attesa della nuova spinta che potrà arrivare all'istituto previdenziale dopo la riforma della governance già nell'agenda del Governo Renzi - con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che continua ad assicurare che "sarà fatta velocemente" prendendo però tempo sulla riforma pensioni - l'Inps migliora i conti e chiude il bilancio di previsione 2015 con un disavanzo finanziario di competenza di 6,701 miliardi di euro.

Si tratta di dati che indicano un miglioramento di 1,119 miliardi rispetto alle previsioni aggiornate del 2014. Mentre sono 213.564 milioni le entrate contributive, che tradotto in cifre significa +2.318 milioni rispetto alle previsioni dell'anno scorso. Queste sono le stime contenute nel bilancio di previsione 2015 approvato ieri dal Civ, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, con il sì delle organizzazioni sindacali. Ad esprimere voto contrario al bilancio dell'Inps è stata soltanto la Uil guidata dal segretario generale Carmelo Barbagallo.

Riforma Ue, moratoria di 2 anni per derivati Fondi pensione

Intanto, in materia di riforma Pensioni Ue, mentre in Italia si fa sempre più serrato il confronto politico e si attendono novità sulla pensione anticipata 2015, arriva una nuova raccomandazione della Commissione europea che suggerisce una "moratoria" di 2 anni all'adozione dei nuovi requisiti comunitari sulle transazioni di derivati dei Fondi pensione.

Secondo la Commissione Ue l'obbligo immediato per i Fondi pensione sui nuovi requisiti normativi avrebbe un costo tra i 2,3 miliardi e i 2,9 miliardi di euro annui, con una diminuzione di rendimento sugli investimenti 20-40 anni fino al 3,66%. L'obiettivo delle nuove normative europee in tema di Fondi pensione è quello di porre dei vincoli, sul lungo periodo, e introdurre dei criteri di trasparenza per le transazioni di derivati anche per i Fondi pensione.

Con le nuove raccomandazioni l'esecutivo di Bruxelles punta a rendere più solido e più trasparente l'intero mercato finanziario dell'Unione Europea. A proposito di Fondi pensioni e Casse di previdenza in Italia, con la nuova Legge Stabilità 2015, sono state aumentate le tassazioni sui rendimenti finanziari, aumenti di tasse che però saranno più tenui per chi investe.



Pensioni, Renzi attende risposte Ue per rottamare riforma Fornero

Dall'esecutivo Ue, adesso, oltre alle "raccomandazioni" e ai "compiti da fare" il primo ministro italiano Matteo Renzi si attende risposte sulla possibilità di procedere con le modifiche alla riforma Fornero per abbassare l'età pensionabile e consentire più agevolmente l'uscita dal lavoro con nuove forme di pensione anticipata, sul modello della riforma pensioni 2014 approvata in Germania. Non a caso il primo ministro italiano ha chiesto l'appoggio della cancelliera tedesca Angela Merkel. Ma non sarà facile modificare la legge Fornero senza mettere a rischio i conti pubblici, considerando che la riforma pensioni 2011 prevede di risparmiare 80 miliardi fino al 2020 per garantire la sostenibilità finanziaria del debito pubblico.