Resta alta la tensione sul tema dei lavoratori disagiati che desiderano accedere al pensionamento, ed in particolare sulla vicenda dei quota 96 e delle lavoratrici che chiedono la quiescenza con l'opzione donna. Riguardo ai primi, il Movimento 5 Stelle è recentemente sceso in campo con un nuovo ordine del giorno, al fine di chiedere al Governo Renzi un intervento che esuli il semplice demansionamento, così come già previsto all'interno della recente riforma dell'istruzione denominata come #labuonascuola. Ricordiamo che stiamo parlando di insegnanti e lavoratori ATA, che avrebbero già dovuto ottenere la quiescenza nel 2011, ma che sono rimasti bloccati tra i banchi a causa di una svista da parte del legislatore.

Il M5S ha quindi proposto un intervento di sanatoria da inserire nel DDL 1577 attualmente in discussione al Senato, che riguarda la riforma della pubblica amministrazione. Anche se l'esito appare del tutto incerto, sono molti i lavoratori ad aver apprezzato le intenzioni del movimento riconducibile a Beppe Grillo, anche solo perché in questo modo si riporta l'attenzione su una situazione di disagio che perdura ormai da tre anni.

Pensionamento anticipato con opzione donna: momento di stallo, comitati pronti a fare ricorso

Resta altrettanto complicata la questione delle lavoratrici che vorrebbero ottenere la pensione anticipata con l'opzione donna anche nel corso del 2015. Per il momento l'Inps ha accettato di protocollare le domande, ma non di dargli esito positivo.

Sul punto si aspetta il parere definitivo del Governo Renzi, che tarda ad arrivare, mentre dal Parlamento è giunto un nuovo emendamento di Sel al decreto Milleproroghe, con il quale si chiede di estendere i termini della misura a tutte le lavoratrici che faranno domanda entro il 31 dicembre 2016. D'altra parte, le interessate non sembrano voler restare con le mani in mano: i comitati territoriali opzione donna stanno organizzando in questi giorni una class action che prevede di raccogliere tutte le adesioni entro la fine di febbraio.

Il ricorso sarà, infine, presentato presso il Tar del Lazio, ma solo se si raggiungeranno almeno le 200 partecipanti.

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