Prosegue senza soluzione di continuità l'aspro confronto tra governo e sindacati relativo a pensione anticipata 2015 e Legge Fornero: nonostante l'avvio dei primi tavoli di dialogo (con focus comunque ancora incentrato sul Jobs Act) le principali confederazioni sindacali si sono 'scagliate' contro il premier Renzi e il ministro Poletti, sottolineando come sia bene 'diffidare delle promesse mediatiche dell'esecutivo'. In prima linea CGIL e UIL, con i rispettivi leader e segretari generali Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo ad essersi rivolti in prima persona al ministro Poletti al quale viene richiesto un ciclo di incontri più fitto e collaborativo.
L'obiettivo che pur nella loro specificità continuano a perseguire tutte le confederazioni sindacali prevede la costruzione di un percorso in deroga alla Legge Fornero, quella stessa riforma che Annamaria Furlan (CISL) ha definito 'la peggiore Legge sulla previdenza approvata dall'Italia negli ultimi decenni'. A questo punto però si potrebbe obiettare che ormai da mesi, in concomitanza con l'avvio dell'iter connesso al referendum abrogativo promosso dalla Lega Nord, i sindacati si esibiscono in una serie di dichiarazioni contro la Legge Fornero che però così congeniate non stanno portando da nessuna parte. Servirebbero proposte concrete, come quella che da tempo promette di mettere a punto la CISL che ad oggi non ha ancora spedito a Renzi il famigerato dossier su pensione anticipata 2015 e riforma della previdenza.
Pensione anticipata 2015 e Legge Fornero, Poletti e Damiano: la delusione di CGIL e UIL - Il clima torna incandescente
'Non ci fidiamo delle promesse mediatiche del governo Renzi e in assenza di importanti risposte daremo continuità alla mobilitazione del 25 ottobre scorso e allo sciopero generale del 12 dicembre promosso con la UIL': ad essersi espressa in questi termini il leader di CGIL Susanna Camusso, sicura di come l'esecutivo si debba mostrare molto più collaborativo in ottica riforma della previdenza e riassetto dell'istituto della pensione anticipata 2015. La CGIL spinge in particolare per la messa a punto di un programma capace di derogare alla Legge Fornero, punto sul quale pare abbondantemente concordare anche la UIL di Barbagallo: 'Ieri sera (mercoledì 18 febbraio, ndr) ho chiesto ufficialmente a Poletti di convocarci per parlare anche di previdenza, perché è stato lui a dire che il problema previdenziale è diventato una questione sociale con la Legge Fornero. Attendiamo una convocazione a breve altrimenti siamo pronti a portare avanti altre azioni di protesta' ha concluso Barbagallo.In un clima acceso e più che mai polemico, le uniche concrete proposte di riassetto della pensione anticipata 2015 sono ancora quelle targate Cesare Damiano, che ha riunito in una singola proposta di legge le proprie ipotesi. Da una parte l'ex ministro vorrebbe la configurazione di Quota 100, dall'altra punta ad ottenere un'uscita fissata per tutti i lavoratori a 62 anni di età più 35 di contributi, il tutto a fronte della messa in piedi di un sistema costruito sull'alternarsi di incentivi e disincentivi. A questo punto del dibattito, l'impressione è che ci sia un nemico comune, la Legge Fornero, ma non un piano di battaglia unitario e univoco lungo il quale poter articolare la necessaria varietà di ipotesi e proposte di riforma. Seguiremo comunque l'evolversi degli eventi, se desiderate rimanere informati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.