Non sono solo i sindacati o i partiti di opposizione, come il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, a stare con il fiato sul collo del Governo Renzi sulla riforma pensioni 2015. A chiedere con forza di rimettere mano alla legge Fornero sul sistema previdenziale anche diversi parlamentari del Partito democratico che chiedono al loro premier e segretario Matteo Renzi di passare dalla parole ai fatti: dagli annunci alla stampa del ministro del Lavoro Giuliano Poletti (sulla nuova pensione anticipata e su tagli e Pensioni d'oro) ai provvedimenti concreti del consiglio dei ministri da sottoporre all'esame del Parlamento.

Riforma pensioni 2015, deputate Pd: 'Urgente salvaguardia esodati'

In particolare, vengono chieste nuove modifiche alla riforma pensioni Fornero per la soluzione dei problemi esodati e Quota 96 scuola ma soprattutto per l'introduzione di nuovi criteri di flessibilità in uscita dal lavoro per il pensionamento anticipato. A chiederle sono tre deputate del Partito democratico che fanno parte della commissione Lavoro di Montecitorio presieduta dal parlamentare dem Cesare Damiano. "Per gli esodati è ormai urgente - hanno scritto in un comunicato stampa Patrizia Maestri, Antonella Incerti e Anna Giacobbe intervenendo sulla riforma pensioni 2015 - una settima salvaguardia". Le tre deputate del Pd chiedono rapide "soluzioni per il personale della scuola di quota 96 e per gli operatori ferroviari" e riaprono il capitolo delle penalizzazioni sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci introdotte con la Legge di Stabilità 2015 proponendo in particolare il "superamento delle penalizzazioni per l'accesso alla pensione prima dei 62 anni anche oltre il 2017".

Pensione anticipata 2015, parlamentari dem incalzano il Governo

Patrizia Maestri, Antonella Incerti e Anna Giacobbe hanno ricordato al Governo Renzi che sono diverse le proposte di legge del Pd in materia di pensioni, in particolare quelle caldeggiate da Damiano sulla pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi e su Quota 100.

"Altre proposte - hanno sottolineato le tre deputate dem - saranno depositate nei prossimi giorni. Intendiamo incalzare il governo - hanno proseguito - affinché, dalle dichiarazioni positive del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, si passi ad un confronto stringente". Quello di "rimettere mano alla manovra Fornero" in modo da poter rendere più flessibile l'uscita dal lavoro verso il pensionamento e per dare nello stesso tempo ai giovani prospettive previdenziali certe e nuove opportunità di lavoro.

Riforma pensioni e governance Inps, Cisl e Cgil: 'Buon lavoro a Boeri'

Intanto, si resta in attesa del decreto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la nomina di Tito Boeri a presidente Inps. "Al nuovo presidente Inps Tito Boeri - ha detto ieri il segretario della Cisl Pensionati, Gigi Bonfanti - saluta la nomina del nuovo presidente dell'Istituto di previdenza sociale facciamo gli auguri affinché possa avviare un percorso che dia stabilità ed una nuova governance all'Inps, necessaria per una più corretta gestione dell'Istituto nazionale di previdenza sociale". Anche la Cgil di Susanna Camusso formula mi migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell'Inps.

''Un augurio - si legge in una nota stampa del sindacato rosso - a cui si lega l'auspicio di un positivo rapporto con il mondo del lavoro e con i suoi rappresentanti, che possa accompagnare l'impegnativa fase di riforma della governance dell'Istituto".