Cari automobilisti italiani, per voi un'altra bella tegola in arrivo con il nuovo mese. Ecco lo sciopero dei benzinai, a confermarlo sono le varie sigle Faib Confesercenti, Anisa Confcommercio e Fegica Cisl. Vediamo qual è precisamente la data e quali sono le modalità dell'astensione dal servizio di rifornimento carburante.

Sciopero Benzinai: stop a inizio marzo, data e modalità

Al momento, ufficialmente lo sciopero durerà precisamente 48 ore. Inizierà martedì 3 marzo alle 22 e terminerà giovedì 5 marzo, sempre alle 22. Mercoledì 4 dunque il giorno di maggior disagio, con tutte le 24 ore senza benzina, ma anche il giorno seguente non è da meno, gli automobilisti dovranno infatti resistere fino a tarda serata prima di fare rifornimento.

Questo blocco di sciopero potrebbe essere il primo di una serie di astensioni, ma al momento nulla è ufficiale. Tutto però fa supporre che questo sia soltanto la punta di un iceberg, e la prima parte di una serie di vertenze alla quale i benzinai intendono aderire in questo 2015, almeno finché non saranno prese seriamente in considerazione le loro richieste.

Ma cosa chiedono precisamente? La protesta si scaglia contro le politiche attuali del governo che sfavorirebbero l'attività. Ma tale protesta ha un più ampio respiro e coinvolge anche la ristrutturazione della rete distributiva proposta e sostenuta dai vari concessionari, ristrutturazione alla quale i benzinai si dichiarano contrari. Le pompe di benzina rimarranno quindi chiuse per protestare contro tali situazioni.

Il disagio di fondo delle pompe di benzina è ovviamente anche dovuto alla soprattassa che i concessionari impongono sui servizi prestati in autostrada, aumento di 18 centesimi per ogni litro venduto che in pratica significa un mostruoso aumento del 1400% nel giro di 6 anni, così come si legge nella nota congiunta che i sindacati hanno redatto in occasione della comunicazione del suddetto sciopero.

Insomma, nuovi disagi attendono gli automobilisti italiani. Come sempre ci saranno lunghe file alle pompe di benzina nei giorni che precederanno lo sciopero, l'unico possibile rimedio per non farsi trovare a secco nel momento del bisogno.