Proseguono i dibattiti intorno alla pensione anticipata 2015, moltissime le proposte ancora al vaglio del Governo che richiedono dei correttivi sulla Legge Fornero. Anche CGIL, CISL e UIL sono ormai coesi nelle richieste che rivolgono all'esecutivo Renzi: il sistema delle quote sembrerebbe essere a loro avviso il più idoneo per consentire maggiore flessibilità in uscita. Sarà questa la strada maestra che verrà scelta dal premier Renzi nella prossima Legge di Stabilità?

Pensione anticipata col il sistema delle quote: la scelta ricadrà su Quota 100, Quota 62 o Quota 41 ?

I sindacati e anche la parte minoritaria del Pd con a capo Cesare Damiano considerano il sistema delle quote come l'arma vincente per la flessibilità in uscita, sebbene , stando alle ultime dichiarazioni di Poletti, sembri invece che l'idea dell'esecutivo punti maggiormente verso il prestito pensionistico.

Poletti è nuovamente intervenuto sulla questione pensione anticipata parlando su LA7 nel corso della trasmissione mattutina Coffee Break dove ha ribadito l'intenzione di incontrare a breve i sindacati al fine di discutere su quale sia la riforma migliore da attuare per aumentare la flessibilità in uscita

Se da un alto come dicevamo poc'anzi Cesare Damiano e i sindacati sembrerebbero non avere dubbi sul sistema delle Quote così come i cittadini che vedono di buon occhio la Quota 100 di Damiano, la Quota 62 con penalizzazioni e la Quota 41, dall'altro il Governo, specie per questioni economiche e per paura di moniti da parte dell'Ue, sembrerebbe più propenso al prestito Inps o comunque a soluzioni che implichino tagli sull'assegno per chi decidesse di lasciare il lavoro prima.

Vediamo in sintesi le proposte di cui sopra:

  • la Quota 100 permetterebbe ai lavoratori che abbiano raggiunto soglia 100 sommando età contributiva e anagrafica di poter accedere alla pensione anticipata senza incorrere in alcuna penalizzazione,

  • poi vi sarebbe la quota 62 con 35 anni di contributi che permetterebbe al lavoratori di poter uscire anticipatamente dal lavoro a partire dall'età di 62 anni andando incontro a penalizzazioni al più dell'ordine dell'8% sull'assegno pensionistico finale

  • Infine la Quota 41 che permetterebbe a tutti coloro che hanno versato 41 anni contributivi, indipendentemente dall'età, di poter accedere alla pensione anticipata

  • Il Prestito Inps invece sarebbe una sorta di ponte previdenziale per quanti siano prossimi alla pensione e non abbiano ancora raggiunto i requisiti attualmente richiesti, essi potrebbero ottenere da subito una Mini pensione a fronte però dell'accensione di un Prestito Inps da rendere poi con decurtazioni mensili una volta raggiunto l'assegno pensionistico finale.

Indipendentemente dalla scelta che farà l'esecutivo Renzi è purtroppo chiaro che la partita pensionistica per il 2015 sia ormai chiusa, Poletti, durante un convegno dell'Unindustria di Bologna ha precisato infatti che se ne parlerà solo nella prossima Legge di Stabilità, fino all'estate dunque o a quest'autunno i tempi non sembrerebbero essere ancora maturi.