Novità sulla pensione anticipata integrativa: sono stati dimezzati i tempi di prepensionamento assicurati dai fondi pensione nel caso in cui si perda il lavoro. Infatti, si potrà richiedere ed ottenere la pensione integrativa ben 10 anni prima di quella pubblica dell'Inps.

Pensione integrativa: prepensionamento, liquidazione anticipata, portabilità da altro fondo, platea iscritti

Come riportato nell'articolo 15 del disegno di legge sulla concorrenza che va a modificare il decreto legislativo numero 252 del 2005, disponibile sul sito ufficiale del Parlamento: si va in pensione con dieci anni di anticipo se si rimane senza lavoro per due anni.

Dunque si potrà ottenere non solo liquidazione anticipata dell'ammontare della rendita, ma soprattutto si avrà una maggiore garanzia sul requisito dell'età (ben 10 anni in meno) rispetto a quanto previsto per la pensione dell'Inps. Una novità di non poco conto considerando che, attualmente, gli anni in meno rispetto alla pensione pubblica sono cinque.

La disciplina attuale dei fondi pensione stabilisce, inoltre, che i requisiti per ottenere la pensione integrativa sono quello contributivo, ovvero è necessario il versamento di almeno cinque anni e quello dell'età che è pari a quello della pensione dell'Inps. Ma in caso di perdita di lavoro, secondo quanto stabilito dal disegno di legge, la pensione si potrà ottenere prima.

Inoltre, il disegno di legge sulla concorrenza elimina i vincoli della portabilità: infatti, in base proprio al diritto di portabilità, è riconosciuto ai lavoratori iscritti ai fondi pensione di poter trasferire la propria posizione individuale presso un altro fondo pensione dopo aver rispettato il periodo minimo di permanenza nel fondo che si vuole abbandonare, pari a 2 anni.

Il ddl sulla concorrenza elimina, inoltre, anche qualunque eventuale vincolo della contrattazione collettiva relativamente alla portabilità, come avveniva per i fondi pensione aziendali e chiusi.

Infine, il disegno di legge allargherà i possibili iscritti ai fondi pensione, accomunati dal requisito della contribuzione definitiva. Pertanto potranno iscriversi ai fondi pensione tutti i dipendenti pubblici e privati, i parasubordinati, gli autonomi, i liberi professionisti, i soci di cooperativi e le casalinghe.