La riforma delle pensioni 2015 parte da un'idea: quella di anticipare l'uscita dal lavoro con un'età pensionabile più flessibile e con assegni più leggeri, ma ai futuri pensionati deve essere chiaro, mediante calcolo opportuno, quanto avranno mensilmente di pensione. E' Tito Boeri, da poco presidente dell'Inps, a parlare oggi, 3 marzo 2015, attraverso le pagine del Corriere della Sera dei suoi progetti sull'Istituto di previdenza.
Dunque, ai futuri pensionati rimarrà la scelta: Pensioni in anticipo, sì, ma più leggere. Con una prima grande novità per i contribuenti: ognuno dovrà sapere quanto percepirà di pensione.
A differenza dell'ex presidente, Antonio Mastrapasqua, secondo il quale se i lavoratori sapessero in anticipo l'importo della loro pensione si rischierebbe un sommovimento sociale, Boeri farà una svolta in direzione della trasparenza e della chiarezza. Ognuno dovrà sapere l'ammontare della propria pensione cosicchè potrà avere la possibilità di pianificare il proprio futuro.
Le novità di Boeri sulle pensioni: reddito minimo, età flessibile e pensione anticipata più leggera
Ma la vera battaglia sarà quella da combattere sulle spese assistenziali dell'Inps che ricadranno sulla fiscalità di tutti. E' necessario affrontare l'aumento della povertà degli ultimi anni, situazione che ha colpito duramente le classi d'età antecedenti la pensione.
La questione degli esodati e di chi rimane senza lavoro in età avanzata, ma è ancora troppo giovane per richiedere la pensione, pone la necessità di introdurre nuovamente strumenti di flessibilità sull'età della pensione. "Questo problema - afferma Boeri - lo si può affrontare ricorrendo agli ammortizzatori sociali. Ciò che è stato fatto finora con i sei decreti di salvaguardia con una spesa complessiva di 12 miliardi di euro, spesso ha avvantaggiato anche chi non ne aveva bisogno, avendo redditi elevati.
E altre situazioni non sono state protette. E' necessario, per questo, investire meglio le risorse, prevedendo un reddito minimo che possa andare incontro alle situazioni di difficoltà. E' chiaro che, con il sistema contributivo, si avranno pensioni più flessibili". Ciò significa che chi esce anticipatamente dal lavoro percepirà una pensione più leggera.