La minoranza del Pd continua a incalzare il Governo Renzi e la maggioranza del partito sulla riforma Pensioni 2015. Dopo aver messo ieri in calendario per martedì 17 marzo l'esame dal ddl per la pensione anticipata, oggi il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, da Bologna, dove si è svolta l'assemblea di Area Riformista del Pd che fa riferimento all'ex segretario Pierluigi Bersani, rilancia le proposte di correzione al sistema previdenziale e sull'estensione del bonus fiscale da 80 euro al mese anche ai pensionati a reddito basso.
Riforma pensioni e bonus da 80 euro, le proposte della minoranza Pd a Renzi
"Alcuni temi prioritari, come l'aumento dell'area della povertà e quello della difficoltà di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro - ha detto oggi il parlamentare dem - possono trovare un aiuto alla loro soluzione dalla correzione delle regole del sistema pensionistico". Il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, sottolineando che "tra i nuovi poveri ci sono i pensionati a basso reddito, ai quali andrebbero erogati gli 80 euro al mese", ha detto Damiano facendo riferimento al bonus Irpef che è stato concesso dal Governo Renzi ai lavoratori dipendenti e assimilati che percepiscono meno di 1.500 euro al mese di stipendio.
E oltre al problema esodati che resta in attesa di una soluzione definitiva dopo continue salvaguardie temporanea, per l'Area Riformista del Pd, una delle diverse anime della minoranza del partito che ha sollecitato un confronto con il premier/segretario Matteo Renzi sulle modifiche alla legge Fornero, va affrontata la questione "dei lavoratori - ha ricordato Damiano - che hanno perso l'occupazione a 60 anni e debbono aspettare i 67 anni per andare in pensione".
Pensione anticipata, ddl Damiano alla Camera: 'Aprirà le porte del lavoro ai giovani'
L'ex ministro del Lavoro del Governo Prodi ha illustrato oggi durante l'incontro di Bologna il disegno di legge sulla pensione anticipata per lavoratori pubblici, privati e autonomi il cui esame riprenderà martedì 17 marzo a Montecitorio.
Il ddl Damiano, sottoscritto da una cinquantina di parlamentare, punta a "introdurre un principio di flessibilità nel sistema previdenziale che consenta di andare in pensione a partire dai 62 anni" in modo da "consentire uno svecchiamento delle aziende e un ricambio generazionale che aiuterebbe ad aprire - ha sottolineato il presidente della commissione Lavoro della Camera - le porte all'occupazione giovanile con il potenziamento del turnover".
Su questo la minoranza del Pd chiede una "svolta" al Governo Renzi dopo mesi di annunci e promesse cadute nel vuoto. Ma chi ipotizza un rischio scissione nel Partito democratico si sbaglia. "Questa è casa mia", ha ribadito oggi Pierluigi Bersani deciso comunque a chiedere al governo un cambio di rotta sul sostegno alle fasce più povere, sul Jobs act e la riforma pensioni, su legge elettorale e riforme, sulle politiche per gli enti locali e più "coraggio" sui diritti civili.