Mentre il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano (minoranza Pd) mette in calendario per martedì 17 marzo 2015 il riavvio del disegno di legge per la pensione anticipata dando un'accelerata alle proposte di modifica della riforma Pensioni Fornero, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, anche lui del Pd, spiega che non bisogna avere fretta e che non si possono "fare gli errori" commessi in passato sulla previdenza, sul lavoro e la pubblica amministrazione.
Visioni diverse a sinistra sulla riforma pensioni?
Riforme Pa e previdenza, Poletti: 'Baby pensioni e 36 ore per dipendenti pubblici fu errore'
"Quando si parla di baby pensioni o delle 36 ore di lavoro per i dipendenti pubblici - ha detto l'esponente del Governo Renzi intervenendo a margine di un incontro sul Jobs act a Lastra a Signa (Firenze) - bisogna avere l'umiltà di dire che sono stati fatti degli errori. Chi si oppose all'epoca? Nessuno", ricorda il ministro del Lavoro. "Non bisogna rifare questi errori", ha sottolineato Poletti, secondo quanto riporta l'Ansa, al convegno organizzato dal Psi e moderato dal direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini. "Qualsiasi scelta si compie - ha aggiunto il ministro - ha degli effetti che vanno valutati.
E' eticamente scorretto e sleale - ha evidenziato Poletti parlando di riforme e pensioni - fare atti che poi ricadono sulle generazioni future". "Ho usato questi esempi per dire - ha proseguito - che oggi non c'è una parte di società che può sostenere di non avere responsabilità nella condizione del Paese. La politica ha la parte di responsabilità maggiore, ma anche i sindacati e gli imprenditori.
E' una grande responsabilità collettiva". Nessuna novità dal ministro del Lavoro sulla data dell'inizio del confronto con le organizzazioni sindacali sulla riforma pensioni 2015 e la nuova governance dell'Inps.
Riforma pensioni, 'svolta' Damiano: al via ddl per la pensione anticipata
Ma l'esecutivo, che in questi mesi ha annunciato l'ipotesi di nuove forme di pensione anticipata senza però presentare proposte di legge definite, viene preso in contropiede sui "correttivi" alla legge Fornero in commissione Lavoro a Montecitorio, dove martedì 17 marzo - secondo quanto si legge sul sito istituzionale camera.it - riprende l'esame del ddl n.
857, a prima firma Damiano, dal titolo "Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell'accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico". La proposta prevede la pensione anticipata a partire da 62 anni con penalizzazione dell'8% sul trattamento pensionistico che riduce proporzionalmente all'aumentare dell'età di uscita dal lavoro. E' attesa alla Camera anche la presentazione di un nuovo disegno di legge sulle pensioni di vecchiaia delle donne. Il Governo Renzi, che comunque deve fare i conti con la finanza pubblica e l'Unione europea, così non avrebbe più alibi sulla riforma pensioni. "Le manovre pensionistiche del quadriennio 2008-2011" che hanno innalzato l'età pensionabile "hanno acuito - ha sottolineato Damiano nella relazione al ddl - lo stato di insicurezza e instabilità delle persone".
Il disegno di legge sottoscritto da oltre 50 parlamentari, "si pone l'obiettivo - ha spiegato il parlamentare della minoranza del Pd - di ripristinare certezza nella possibilità di età di pensionamento effettivo di milioni di lavoratrici e lavoratori, restituendo loro quella serenità perduta nel corso degli ultimi anni, caratterizzati da un completo stravolgimento del sistema previdenziale.