Proseguono le discussioni del ddl 1577 in vista della riforma della pubblica amministrazione e, per quanto riguarda l'analisi degli emendamenti, ci sono due novità riguardanti la riforma delle pensioni: il governo Renzi, infatti, si è impegnato a valutare due ordini del giorno (odg) proposti dal M5S sulla questione della VI salvaguardia per gli esodati e per i cosiddetti Quota 96 della scuola. Sono, invece, andati incontro a bocciatura altri due emendamenti che prevedevano la staffetta generazionale nel pubblico impiego e forme di pensionamento anticipato per quanto riguarda il comparto ferroviario.

Sono giunte, infine, anche le dichiarazioni della Gnecchi, deputata PD, intorno alla questione dell'allungamento dell'età pensionabile per le donne a partire dal 2016.

Riforma pensioni, governo Renzi: esodati e Quota 96, ecco cosa prevedono gli odg del M5S, news 20-03

Due delle questioni più urgenti, tra quelle rimaste irrisolte dall'entrata in vigore della legge Fornero sulla materia previdenziale, riguardano sicuramente i cosiddetti esodati e i Quota 96 della scuola. La riforma Pensioni del governo Renzi, sulla cui sostanza si discute oramai da più di un anno, ha deciso di proseguire il percorso delle salvaguardie per quanto riguarda gli esodati e di cancellare di fatto il problema dei Quota 96 dallo scenario politico.

In questo quadro, si inseriscono i due ordini del giorno del M5S.

L'odg 1577/4/1 fa in modo che il governo Renzi si impegni a considerare la possibilità, dal momento che i tempi tecnici lo permettono, del pensionamento per i cosiddetti Quota 96; inoltre si impegna anche a valutare la possibilità del mantenimento in servizio per i cosiddetti "revocati" per il tempo della proroga che era stato già ottenuto precedentemente.

Il secondo odg, il n. 1577/5/1, invita il governo Renzi a valutare la possibilità di intervento sulla VI salvaguardia per gli esodati: si tratta di pensare alcuni strumenti per l'ampliamento della platea dei beneficiari nella misura di 1.800 nuovi posti.

Entrambi gli ordini del giorno, secondo le procedure parlamentari vigenti, sono semplicemente degli "inviti" ufficiali al governo: non si tratta da parte dell'esecutivo di nessun impegno concreto.

Entrambe le questioni, infatti, andranno valutate in sede di reperimento di fondi strutturali per la loro realizzazione.

Riforma pensioni, governo Renzi: proseguono le discussioni sui pensionamenti anticipati, news 20-03

Sempre sul versante della riforma pensioni del governo Renzi, è da segnalare un intervento dell'onorevole Gnecchi del PD sulla questione delle pensioni donne. La parlamentare ricorda come il 2016 sarà l'anno dello scalone: si passerà, infatti, dai 63 anni e 9 mesi attuali per l'accesso alla pensione ai 65 anni e 7 mesi. Si tratta di un allungamento dell'età pensionabile di circa due anni e la Gnecchi ha dichiarato che, qualora il governo Renzi non si impegni a valutare dei provvedimenti correttivi, i lavori della Commissione Lavoro alla Camera si incentreranno su questa questione.

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