In un clima di grande attesa e speranze, le ultime dichiarazioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti non sono state tra le più esaurienti. Infatti, durante la presentazione del Rapporto annuale sulle attività di vigilanza, il ministro del Lavoro, ha detto: "Ancora presto per modifiche alla Legge Fornero". Il problema che si presenta è di estrema urgenza visto che molti lavoratori italiani sono rimasti penalizzati dalle dure norme contenute nella Riforma Fornero che ha cambiato radicalmente il sistema previdenziale italiano.
Sono le stesse norme che hanno allungato ulteriormente l'età pensionabile creando profondi buchi alla previdenza italiana.
Occorrerebbe modificare la vecchia riforma pensionistica varata nel 2011 nel più breve tempo possibile, al fine di consentire a centinaia di migliaia di lavoratori di accedere al pensionamento. È questo il motivo che ha spinto i vari sindacati Cisl, Cgil e Uil ad incalzare il Governo sui probabili interventi da apportare alla riforma Fornero. Le proposte non mancano, ma le risorse finanziarie sì. Infatti, è questa la maggiore preoccupazione del Governo, che trova notevoli difficoltà nel reperire le coperture necessarie.
Da ricordare che è stata iniziativa della Cisl, proporre l'introduzione del meccanismo delle quote, mentre il leader della Cgil, Susanna Camusso continua a sostenere la necessità di riformare completamente la riforma dell'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero.
Andare in pensione dopo il perfezionamento di 60 anni di età o in alternativa, con 40 anni di contributi, questa, infatti, la proposta della Cgil avanzata nei giorni scorsi. Ad intervenire, è stata anche l'Uil che ha ipotizzato un'eventuale unione dei sindacati al fine di creare un "patto d'azione" che potrebbe risolvere il grande problema della previdenza.
A frenare il tutto, però, è il ministro Poletti, secondo il quale non è ancora arrivato il momento opportuno per convocare i sindacati. "In questo momento non abbiamo fissato questo passaggio. Appena saremo in condizione di fare una riflessione la faremo, naturalmente anche con le organizzazioni sindacali", conclude Poletti.