"È possibile effettuare un patto fra le generazioni, verso una previdenza più equa e sostenibile, per dare così spazio ai giovani" sono le parole pronunciate dalla sezione locale della Cisl Reggio Emilia e in particolare dal sindacalista Luciano Semper. L'esponente delle parti sociali ha voluto commentare in questo modo quanto proposto dalla Federazione Nazionale Pensionati, intervenuta per rilanciare l'idea della flessibilità previdenziale e delle pensioni anticipate. Il dito resta puntato contro la legge Fornero, una misura che ha fatto della logica quantitativa e aritmetica il proprio indirizzo d'azione, senza tenere debitamente in conto le esigenze dei lavoratori.
Purtroppo in questo modo il risultato della sostenibilità contabile è stato raggiunto al prezzo di gravi situazioni di disagio sociale, non solo nei confronti dei lavoratori e disoccupati che si sono trovati improvvisamente catapultati in una situazione di disagio, ma anche dei più giovani. Proprio quest'ultimo punto sembra emergere in modo incontrovertibile dai dati riguardanti la crescita della disoccupazione giovanile, che è arrivata a superare nel corso degli ultimi tre anni il livello record del 40%.
Le proposte della Cisl: flessibilità in uscita e avvicendamento tra giovani e anziani, le possibili misure della contro riforma
D'altra parte, non sono soli giovani ad aver subito l'impatto dei risparmi operati sulla previdenza.
Basti pensare agli esodati, ai lavoratori precoci e a chi ha svolto impieghi usuranti, ai quota 96 nella scuola e più in generale ai disoccupati in età avanzata. Riguardo alle linee guida da seguire per cercare di rimediare all'attuale situazione, il sindacato spiega che bisogna introdurre simultaneamente una maggior flessibilità in uscita dal lavoro e un nuovo meccanismo di avvicendamento generazionale.
Questa sorta di patto per i giovani potrebbe riguardare lo strumento del lavoro part time da adottare nei confronti di chi è in attesa di quiescenza, in modo da permettere delle fuoriuscite pensionistiche graduali, senza per questo creare un danno nell'erogazione delle future mensilità. D'altra parte, chi sta entrando ora nel mondo del lavoro deve vedersi incentivare ulteriormente l'adesione ai fondi pensione e al secondo pilastro integrativo: "questo tema dei giovani lo ricolleghiamo al ripensare alle Pensioni del futuro" afferma la Cisl, chiedendo al contempo all'esecutivo di promuovere un'azione mediatica d'informazione, per diffondere una maggiore consapevolezza sui meccanismi di funzionamento del nostro sistema previdenziale.
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