Il 18 aprile prossimo i lavoratori e le lavoratrici della Scuola eletti nelle RSU, liste delle Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu si mobiliteranno per protestare contro il Governo che ha proposto la Riforma del sistema d'istruzione senza coinvolgere veramente coloro che operano nelle nostre scuole e vivono ogni giorno la realtà scolastica. L'atteggiamento, come lo definiscono i rappresentanti dei vari sindacati, è di grave presunzione ed ha messo in campo un progetto che il mondo della scuola ha raccolto con molte perplessità e dissensi.

La contestazione del ruolo decisionale dei dirigenti che avrebbero pieni poteri nella scelta dei docenti; la cancellazione degli organi collegiali sui quali la scuola ha finora fondato le proprie conquiste più significative; l'obbligo di iscrizione agli albi regionali da parte degli insegnanti, che li vedrebbe costretti a non poter più scegliere la sede scolastica nella propria provincia di residenza nella richiesta di trasferimento; la perdita della libertà di insegnamento sulla quale si basa la scuola; il mancato rinnovo del contratto; questi sono i punti maggiormente contestati dalle associazioni sindacali che fanno da portavoce ai lavoratori del mondo della scuola.

IL Ddl denominato"La Buona scuola"dal premier Renzi , è stato così definito lacunoso ed artificioso in quanto si discosta in modo totale dalle esperienze concrete della scuola e non risulta in linea con la programmazione pedagogica e didattica. Il governo ha ritenuto di non tener conto di questo presentando le sue linee guida, oggi trasferite in disegno di legge che è stato presentato alle Camere.


Il progetto in questione non ha coinvolto, sostengono ancora i sindacati, chi nella scuola ci lavora e il cambiamento che si profila è ritenuto molto lontano dalle speranze di miglioramento e da ciò che realmente necessita alla scuola italiana. Bloccando il contratto di lavoro, che viene definita un'azione incostituzionale, viene inoltre rinviato l'obbligo di ridare valore e dignità al ruolo dei lavoratori scolastici .


Con la mobilitazione del 18 aprile, le organizzazioni sindacali che rappresentano la realtà scolastica si prefiggono di raggiungere precisi traguardi per modificare il provvedimento che è in discussione alle Camere, proponendo degli emendativi opportuni con i quali chiedono un confronto con le forze politiche per arrivare a soluzioni e scelte coerenti.
L'occasione di far sentire la voce di tutti i docenti, gli operatori scolastici e il personale della scuola, sarà, dunque, il prossimo 18 aprile, nella piazza dei S.S. Apostoli a Roma, alle 10 e 30, dove sono invitati anche tutti i lavoratori e lavoratrici non iscritti ai sindacati, per manifestare contro chi sta tentando di apportare cambiamenti che stravolgerebbero i diritti di chi, con passione, competenza ed esperienza, pur fra mille difficoltà e problemi, opera nelle nostre scuole.