Nell'Isee 2015 andranno indicate anche le carte di credito prepagate e le carte conto, cioè quelle che hanno anche un codice Iban, i voucher lavoro, le Pensioni estere tassate solo all'estero e le case all'asta. E' questa la precisazione dell'Inps con messaggio numero 2353 del 2015, relativa al nuovo Riccometro. Con annesse anche le specifiche operative riguardanti i quadri da utilizzare nel modello Dsu dell'Isee ed i relativi codici.
Carte di credito nel nuovo Isee: va indicato il saldo al 31 dicembre e la giacenza media
Nel messaggio pubblicato dall'Inps viene chiarito che le carte di credito prepagate e le carte conto, quelle che hanno anche funzioni di conto corrente, dovranno essere riportate nel nuovo modello Isee 2015 con l'indicazione di un duplice importo: quello relativo al saldo della carta al 31 dicembre e quello relativo alla giacenza media.
Relativamente alla difficoltà di reperire quest'ultimo importo, l'Inps ha fatto sapere che il ministero del Lavoro sta studiando un modo per semplificare questa informazione alle famiglie.
Dunque nella Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) le carte prepagate con Iban dovranno essere indicate nel quadro Fc2, sezione I, con codice 01, mentre quelle senza Iban andranno indicate nel quadro Fc2, sezione II e relativo codice 99. Non va inclusa nell'Isee 2015, invece, la carta acquisti in quanto già erogata dall'Istituto di previdenza e i cui dati, quindi, sono già noti.
Isee 2015: vanno dichiarati i buoni lavoro, le pensioni estere e la casa all'asta
I buoni lavoro (i voucher), invece, andranno indicati nell'Isee 2015 in quanto non rientranti tra i trattamenti assistenziali e non inclusi nel reddito complessivo per la determinazione dell'Irpef: dunque, il contribuente dovrà inserirli nella Dsu nel modulo Fc1, quadro Fc4, nella dicitura "Redditi esenti da imposta".
Concorre alla determinazione dell'Isee anche la pensione estera, ma solo se non è stata già dichiarata al fisco: dunque non va inclusa solo la pensione estera tassata sia all'estero che in Italia se non è stata presentata già nella dichiarazione dei redditi. Il quadro da utilizzare è l'Fc4, nella dicitura "Redditi da lavoro dipendente". Infine, va inclusa anche la casa andata all'asta, nonostante non rientri più nella disponibilità del contribuente.