Sarà dunque sciopero un'altra volta nel comparto Scuola, come riportato in un articolo pubblicato ieri su Repubblica.it. Il Miur annuncia il blocco delle attività aggiuntive e lo fa direttamente sul suo sito. Questa riforma della scuola non piace a nessuno, tanto meno agli Ata che non trovano mai ospitalità in alcun punto della bozza del Ddl scuola presentato il 27 marzo scorso. Su Tgcom.it si scrive di un'altra iniziativa di protesta organizzata a Palermo, con un sit-in davanti all'ufficio regionale per rivendicare il diritto alla mobilità. A organizzarla è Anief, il sindacato che per primo ha sollevato il caso dell'abuso di contrattazione a termine nel settore scolastico.

L'aria che tira

Nel frattempo, ieri hanno avuto luogo le prime audizioni in VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati per far sì che il dialogo sulle proposte di riforma della scuola venga indirizzato verso una gestione della transizione che miri alla stabilizzazione di centinaia di migliaia di precari per i quali, come detto dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini durante un videoforum su Repubblica.it, al prossimo 'concorsone' si riserverà una corsia preferenziale a chi è in possesso di PAS e TFA. Su Tecnicadellascuola.it , nel pezzo in cui se ne parla, questa è considerata un'apertura al riconoscimento dei titoli conseguiti.

Il comunicato dello sciopero dal 9 al 18 aprile

E' sul sito del Miur che si trova l'annuncio dei sindacati della scuola, da Gilda Unams passando per Uil Scuola, Snals Confsal, Cisl Scuola e Flc-Cgil, della proclamazione dello sciopero che riguarderà tutto il personale della scuola, sia Ata che docente.

Tutte quelle attività aggiuntive per le quali la retribuzione è assicurata dal fondo per il miglioramento dell'offerta formativa non verranno effettuate. Niente corsi di recupero, nessuna attività collegata all'educazione sportiva e stop ai progetti e agli incarichi di coordinamento. A distanza di un mese dallo sciopero e dal sit in dei precari del MIDA, un altra agitazione infiamma il fronte scuola.

I dimenticati dalla riforma

La 'Buona Scuola' del PD che fa acqua da tutte le parti evidenzia tutti i suoi limiti allorquando l'attenzione si sposta sulla questione del personale ATA. Pertanto, dal momento che nessuna misura è prevista per questa categoria di lavoratori della scuola, nello stesso periodo compreso dal 9 a l 18 aprile verrà praticata l'astensione totale di tutte le attività aggiuntive che superano il limite settimanale di 36 ore.

In particolare le posizioni economiche coinvolte nel blocco saranno quelle incluse nel I e nel II grado, senza possibilità di sviluppare incarichi specifici. Non verranno effettuate sostituzioni di personale assente e neanche di quei dipendenti impiegati in attività amministrative.