Nel corso della settimana è tornata a parlare Carmelo Barbagallo, Segretario generale della Uil, mettendo in risalto le contraddizioni che sono insite all'interno del nostro sistema pensionistico, con particolare riferimento alla preoccupante situazione dei conti dell'Inps. Secondo il sindacalista, l'istituto pensionistico è ormai paragonabile ad una "discarica indifferenziata di tutte le Casse in deficit che ci sono nel nostro Paese, facendole pesare sul fatto che i suoi maggiori azionisti sono lavoratori dipendenti e datori di lavoro".

L'allarme lanciato non fa riferimento solo all'attuale situazione di disavanzo, un fenomeno che secondo le proiezioni degli organi di controllo sarà purtroppo registrato anche per l'anno in corso; si punta il dito sulle riforme fatte nel recente passato in campo previdenziale, che hanno ottenuto risparmi tagliando le future mensilità e irrigidendo i requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso alla pensione.

Pensioni flessibili 2015, Uil torna a chiedere una convocazione per discutere nuove forme di uscita dal lavoro

"Ci avevano detto che ci avrebbero convocato, ma stiamo ancora aspettando". Con le sue ultime dichiarazioni il Segretario Barbagallo è tornato ancora una volta sulla mancata convocazione delle parti sociali da parte dell'attuale Ministro del lavoro. La discussione sulla possibilità di introdurre un sistema di prepensionamento flessibile è proseguita in Parlamento e presso la Commissione lavoro alla Camera, ma il Governo Renzi sembra ancora cristallizzato in una fase attendista.

Prepensionamenti 2015 - 2016, si attendono le proposte di Boeri per il prossimo mese di giugno

Secondo le ultime notizie giunte da Giuliano Poletti, al momento sarebbe ancora tutto congelato in attesa dei rilievi in corso presso l'Inps.

Solo una volta che i tecnici avranno comunicato le loro proiezioni i sindacati potranno attendersi una convocazione, mentre l'eventuale intervento correttivo sulla flessibilità previdenziale non arriverà prima della prossima legge di stabilità (verso la fine dell'anno e con validità a partire dal 1° gennaio 2016). "Ora si mette a fare proposte anche il Presidente dell'Inps" conclude il sindacalista, chiedendo di far intervenire i lavoratori nella discussione riguardante il tema della governance dell'Inps.

Resta comunque il fatto che per valutare una possibile misura bisognerà attendere almeno il prossimo giugno, quando Boeri comunicherà al Governo Renzi i risultati dei rilievi in corso.

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