"Speriamo che l'intenzione espressa dal Ministro Poletti di non taglieggiare le Pensioni da lavoro, quelle conquistate versando regolarmente i contributi, non sia poi smentita dai fatti": sono le parole scelte da Carla Cantone, Segretaria generale del sindacato Spi Cgil, per commentare le recenti dichiarazioni del membro dell'esecutivo a riguardo la possibilità di creare un contributo di solidarietà sulle pensioni Inps. L'ipotesi era stata ventilata più volte negli scorsi mesi come una misura di ripristino dell'equità dell'attuale sistema previdenziale tanto verticale (ovvero tra diverse generazioni) quanto orizzontale (ovvero tra i diversi trattamenti previsti per chi è già in pensione).

Durante il question time alla Camera dei Deputati, il Ministro del lavoro ha specificato che l'esecutivo non ha in programma di realizzare un nuovo balzello a carico dei pensionati, mentre le risorse necessarie per flessibilizzare l'accesso anticipato alla quiescenza e offrire le pensioni anticipate saranno probabilmente reperite attraverso l'attività di spending review. Ma la sindacalista Cantone non si è limitata a commentare il problema del contributo di solidarietà, visto che nelle sue dichiarazioni ha ricordato al Governo come milioni di pensionati siano ancora in attesa di vedere esteso ai loro redditi il bonus da 80 € che viene già percepito dai lavoratori dipendenti.

Riforma pensioni, parla Furlan: Tesoretto Def a favore di chi percepisce mensilità previdenziali basse

Il tema delle pensioni anticipate e del presunto contributo di solidarietà necessario per realizzarle non è l'unico punto caldo del dossier sulle pensioni. Negli scorsi giorni è tornata a parlare di previdenza anche Annamaria Furlan, Segretario generale della Cisl: "abbiamo un problema di povertà e sostegno a chi non è stato compreso nella platea degli 80 euro: in modo particolare incapienti e pensionati con pensioni molto basse".

La sindacalista chiede pertanto che il Tesoretto da 1,5 - 1,6 miliardi individuato all'interno del Def venga destinato a chi sta vivendo situazioni di maggiore disagio lavorativo e previdenziale, invitando il Governo Renzi ad avere più coraggio nel chiedere a Bruxelles che si allenti il rigore sui conti pubblici e che si permettano nuove politiche rivolte all'investimento e al rilancio del Paese.

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