Tra i tavoli del Governo si continua a discutere del problema Pensioni che ormai da anni affligge gran parte dei lavoratori italiani che hanno dovuto fare i conti con le norme introdotte dalla riforma varata dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. Servono al più presto interventi risolutivi e lo lasciano intendere le ultime dichiarazioni dell'attuale ministro del Lavoro Giuliano Poletti che a margine del question time tenutosi al Senato, ha spiegato: "Il Governo è intenzionato a rimettere mano alla riforma Fornero per attivare una maggiore flessibilità in uscita.

Ma l'intervento potrà avvenire solo con la Legge di Stabilità".

Secondo il ministro Poletti, infatti, attendendo la prossima manovra, si potranno quantificare le risorse da reperire oltre a definire le scelte da effettuare. Come riporta il quotidiano "Il Sole 24 Ore", le situazioni più urgenti da affrontare sono il nodo esodati e la questione di quella maggior parte di lavoratori prossimi alla pensione che non riescono ad usufruire di un ammortizzatore sociale e di conseguenza, rimangono fortemente penalizzati dal punto di vista economico. Rimane fondamentale da sapere che il Governo Renzi ha favorito attraverso il Jobs Act e gli sgravi fiscali disciplinati dalle norme introdotte nella Legge di Stabilità 2015, nuove assunzioni e la trasformazione di alcuni contratti a termine in contratti a tempo indeterminato.

Per esempio, nel primo bimestre del 2015, si sono registrate oltre 79 mila assunzioni in più rispetto all'anno precedente. Di ciò Poletti ne è consapevole e pone fiducia al Governo per l'introduzione di contratti nuovi e aggiuntivi. Sempre come specifica "Il Sole 24 Ore", anche l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale sta attuando le misure necessarie per una giusta risoluzione del problema: "Oggi l'Inps è impegnata in un lavoro di analisi, valutazione e predisposizione di simulazioni con cui verificare quali siano le azioni più efficaci ed economicamente sostenibili, dati i vincoli che abbiamo", ha concluso il ministro del Lavoro.