I lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dal il 1° gennaio 1996 potranno richiedere il pensionamento dopo il raggiungimento dei 63 anni di età anagrafica. Come ricorda "Pensioni Oggi", per i lavoratori in questione la pensione di vecchiaia potrebbe essere liquidata sulla base del sistema retributivo e misto solo nel caso in cui l'importo indicato nell'assegno previdenziale non sia in una soglia inferiore di circa 670 euro, ovvero 1,5 volte l'importo dell'assegno sociale. Ciò renderebbe difficile il pensionamento dei lavoratori che nell'arco della propria vita lavorativa hanno maturato solo pochi anni di contribuzione.
Coloro che hanno iniziato a versare i contributi utili per il pensionamento dal 1° gennaio 1996, potranno usufruire dell'assegno pensionistico dopo aver maturato la soglia minima dei 63 anni di età anagrafica. Con le normative attualmente vigenti, ovvero quelle dettate dalla Riforma Fornero del 2011, per conseguire la pensione di vecchiaia occorre aver maturato almeno 66 anni e 7 mesi di età anagrafica accompagnati da un minimo di 20 anni di contributi effettivamente versati a qualsiasi titolo. Rimane comunque di fondamentale importanza ricordare che dal 1° gennaio 2016 i requisiti verranno adeguati alla speranza di vita e pertanto, aumenteranno di ulteriori 4 mesi. Tutto ciò a causa dell'innalzamento dell'età pensionabile previsto nelle severe norme dell'ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del Governo Monti.
Sempre come riportato su "Pensioni Oggi", ai lavoratori è estesa la possibilità di lasciare l'attività lavorativa dopo il perfezionamento di almeno 63 anni e 3 mesi di età accompagnati da 20 anni di contributi solo nel caso in cui l'importo dell'assegno sia pari a 1.250 euro mensili.
L'altra alternativa per conseguire la pensione di vecchiaia consisterebbe nel raggiungimento dei 70 anni di età anagrafica.
In tal caso il lavoratore dovrà essere in possesso di almeno 5 anni di contributi effettivamente versati. Oppure il lavoratore potrà scegliere di maturare 42 anni e 6 mesi di contributi (41 anni e 6 mesi per le donne) senza tenere in considerazione l'età anagrafica.