Nonostante in questi giorni si sia parlato ampiamente della riforma Pensioni e della quota 100 e sia ormai chiaro che, tra modifiche e nuove idee, la proposta Damiano costituirà la base della riforma pensioni in arrivo, restano ancora molte questioni irrisolte, problemi a cui bisogna ancora trovare una soluzione reale.

Problemi della quota 100 secondo la politica e i lavoratori

Senza entrare nuovamente nel dettaglio della quota 100, ci sono ancora diverse questioni da risolvere definitivamente nonostante le numerose proposte degli ultimi giorni.

Per fortuna, alcuni problemi sono emersi anche durante le ultime discussioni e si cerca ora di trovare una possibile soluzione per ogni questione. Come ha fatto notare anche la Lega Nord con la sua proposta quota 100 modificata, sembra che la proposta Damiano imponga dei requisiti minimi ancora troppo elevati per l'attuale situazione italiana stando sia alle dichiarazioni di alcuni politici che dei lavoratori. Se è vero che bisogna puntare ad una maggiore flessibilità in uscita, questa stessa flessibilità deve assicurare al lavoratore una maggiore autonomia, una possibilità di scelta. Un aumento delle possibili combinazioni tra età anagrafica e anni di contributi versati potrebbe effettivamente assicurare quanto indicato precedentemente e permettere ad una stessa riforma di "coprire" un maggior numero di casi e possibili scenari.

Trovare un sistema realmente flessibile darebbe a tutti la possibilità di accedere al pensionamento, anche se bisogna necessariamente fissare dei requisiti.

Altro nodo da sciogliere è la pensione anticipata: le proposte sono numerose, prestito pensionistico, contributo di solidarietà, penalizzazione dell'imposto pensionistico, ma nessuna risulta essere predominante sulle altre e adatta all'attuale situazione (giustamente nessuna lavoratore vuole una riduzione della propria pensione).

In fin dei conti, questa questione è strettamente collegata alla precedente: se si riuscisse a creare un sistema realmente adatto per il mondo del lavoro in Italia, la questione delle pensioni anticipate non sarebbe poi così difficile da affrontare. L'unica possibile soluzione nella quale soprattutto i lavoratori possono sperare è l'ottenimento di requisiti più flessibili senza alcuna penalizzazione dell'assegno pensionistico, anche se bisogna ricordare che questi due elementi si bilanciano tra di loro: attualmente lo stato non può assicurare a chi va in pensione prima le stesse "condizioni" di chi va in pensione rispettando i requisiti imposti, bisogna trovare necessariamente un buon compromesso. Nei prossimi giorni si discuterà sicuramente ancora di riforma pensioni e si spera che possa arrivare qualcosa di ancora più concreto per una soluzione definitiva della questione.