L'articolo 2 del disegno di legge sulla Buona Scuola, attualmente in discussione alla VI Commissione Cultura della Camera dei deputati, prevede che l'organico di ciascuna Scuola avrà durata triennale. La stessa durata che avrà il Piano dell'offerta formativa (Pof). Ma, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non saranno le scuole autonomamente a stabilire il numero degli incaricati da immettere nella pianta organica. A questo compito provvederà l'ufficio scolastico il quale sarà deputato a compilare l'elenco dei professori e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata) da attribuire a ciascuna scuola.

Rispetto a quanto avvenuto finora, il cambiamento consiste nel fatto che il numero di posti sarà determinato sulla base delle richieste avanzate attraverso il Piano dell'offerta formativa. Tali richieste dovranno essere presentate da ciascuna scuola largamente in anticipo, entro il mese di ottobre di ogni anno.

Ddl scuola Renzi, saranno gli uffici regionali ad assegnare docenti e Ata alle scuole

Le scuole godranno dell'autonomia nella predisposizione del Piano dell'offerta formativa, ma nei limiti delle somme stanziate dal Ministero dell'Istruzione.

"La dotazione organica dell'autonomia", come riporta l'articolo 2 del Ddl scuola, dovrà essere individuata per prima dagli uffici scolastici regionali che la comunicherà alle singole istituzioni scolastiche per la realizzazione del Pof.

Le singole scuole, poi, entro il mese di ottobre precedente al triennio di riferimento, dovranno programmare il piano triennale che dovrà comprendere anche le attività formative dei professori e degli Ata. Entro lo stesso mese di ottobre di ciascun anno, le scuole potranno rivedere il piano formativo per colmare necessità che si dovessero presentare nel tempo.

Sarà l'ufficio regionale a verificare il Pof delle scuole e a comunicarlo al Miur.

Lo stesso piano dovrà essere pubblicato sul sito internet di ciascuna scuola per fare in modo che la scelta degli studenti e dei loro genitori sia il più possibile rispondente al proprio gradimento.

Riforma scuola: come i presidi sceglieranno i docenti dagli albi

I presidi sceglieranno i docenti da assumere nella propria scuola dagli albi secondo criteri che saranno concordati con gli altri presidi delle scuole dello stesso albo. L'individuazione di tali criteri è, al momento, ancora in fase di discussione. Sarà compito dei dirigenti scolastici, per l'a.s. 2015/2016, quello di stimare il numero di docenti che formeranno l'organico sulla base del fabbisogno individuato con il concorso del collegio dei docenti e del consiglio d'istituto e determinare il Pof triennale.