L'impianto originario della riforma della scuola attuato dal Governo Renzi con il disegno di legge #Labuonascuola non sarà stravolto dalle proteste della piazza di docenti, precari e studenti. Qualcosa si potrà cambiare, ma Renzi non sembra cedere a quello che ha definito "Uno sciopero politico", ovvero quello avutosi in varie città italiane oggi, 5 maggio 2015: "Qualcosa si potrà cambiare, ma non lasceremo la Scuola a chi urla", ha aggiunto il Premier.

Il sottosegretario Faraone non si scompone: "Rimaniamo per il potere e le responsabilità dei presidi e per il potere e le responsabilità del consiglio d'istituto che dovrà approvare il piano triennale dell'offerta formativa".

Tra proteste e intoppi, il disegno di legge dovrà arrivare alla Camera il 15 maggio per poi essere votato il 19: il tempo stringe, i deputati dovranno lavorare mattina e pomeriggio, anche la notte se necessario. Una maratona contestata dal Movimento 5 Stelle ("Una farsa, non c'è una discussione degli articoli e degli emendamenti"), ma il Pd va avanti a testa bassa.

Buona scuola dopo lo sciopero di oggi 5 maggio: le modifiche al disegno di legge

Tre, dunque, le possibili modifiche al Disegno di legge sul quale la Camera dovrà esprimersi: il ruolo dei presidi, le deleghe e gli idonei al concorso del 2012.

Nella prima versione del Ddl era prevista l'assegnazione di alcune deleghe al Governo, come ad esempio le nuove tecnologie nella scuola digitale e la riforma degli organi collegiali.

Con gli emendamenti presentati, sarà il Parlamento (e non il Governo) a decidere su questi argomenti.

Più controverso è il punto relativo al potere dei dirigenti scolastici che dovranno decidere sulle assunzioni dei precari scegliendoli da albi non ancora ben definiti, se territoriali o per reti di scuole. Le possibili modifiche al Ddl scuola non cambiano il compito dei presidi sulla scelta dei docenti e sulla valutazione dei docenti per il merito, ma dovranno confrontarsi con gli organi collegiali i quali, però, a meno di rivoluzioni dell'ultima ora, potrebbero esprimere solo un parere, peraltro non vincolante.

Infine è in ballo la questione degli idonei al concorso nella scuola del 2012: esclusi dal piano di assunzione dei centomila precari previsto per il prossimo settembre, potrebbero rientrare in corsa per la stabilizzazione.