La riforma della scuola del Governo Renzi non porterà ad una buona Scuola. Lo dice il Movimento 5 Stelle che, dal profilo Facebook di Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, lancia la propria Buona scuola incardinandola in 7 punti:

  1. piano edilizio per la sicurezza delle scuole;
  2. l'assunzione di 300 mila docenti precari;
  3. l'aumento dei finanziamenti alle scuole;
  4. la condanna alle classi pollaio;
  5. la riforma della didattica;
  6. l'alt ai finanziamenti delle scuole paritarie;
  7. scuole più sane, con cibo bio e sport.

È un cambiamento di tendenza che il M5S spiega nei numeri: solo il 3,7% del Pil è investito nell'istruzione (5,4% mediamente in Europa), l'abbandono scolastico è del 18% (12% media Ue), molti dei finanziamenti per reggere la scuola arrivano dalle stesse famiglie.

Le scuole italiane sono insicure: solo il 53% di esse ha il certificato di agibilità, l'82,3% non è certificata per la prevenzione incendi, 2 mila su 41 mila sono ancora a rischio amianto.

Riforma scuola, la stabilizzazione dei docenti precari secondo i grillini con il piano quinquennale assunzioni

Il punto della stabilizzazione dei docenti precari è al centro del programma del M5S: i docenti italiani, i più vecchi e meno pagati d'Europa, hanno bisogno di nuove risorse. L'anno scorso il Governo Renzi aveva promesso 150 mila assunzioni, scesi a 100 mila, ma in realtà, fanno notare i Cinquestelle, le risorse disponibili sono per soli 48 mila. Che non andranno ad insegnare ma a fare i tappabuchi con supplenze, insegnamento di materie diverse da quelle per le quali sono abilitati, corsi pomeridiani.

Le cattedre attualmente libere saranno assegnate con contratti di un anno, il preside-manager avrà tutto il potere decisionale dell'offerta formativa, della chiamata diretta dei precari e dei finanziamenti in una scuola solo apparentemente autonoma.

Cosa propone in concreto il M5S per la scuola? Innanzitutto gli studenti e i docenti devono essere al centro della riforma.

Per la sicurezza delle scuole, l'eliminazione di barriere architettoniche e l'efficienza energetica è necessario stanziare risorse per 591 milioni di euro all'anno. L'assunzione dei docenti dovrà prevedere un piano quinquennale, dal 2015 al 2020 con la stabilizzazione dei 300 mila docenti nelle Gae (Graduatorie ad esaurimento) e gli abilitati delle Graduatorie d'Istituto.

È necessario reintrodurre il tempo pieno nelle scuole primarie, incentivare il part time per i docenti con più di 25 anni di anzianità e la fine delle classi pollaio con un numero massimo di 22 alunni (20 se c'è un disabile). Sulla didattica, è necessario ripristinare le materie tagliate dalla riforma Gelmini, l'adozione di materiale multimediale e una particolare attenzione per l'educazione fisica affidata ai laureati in scienze motorie, con l'assunzione di circa 18 mila specializzati.