Arrivano interessanti novità sul versante del lavoro. Infatti è notizia di oggi, cosi come riportato da numerose testate, che nel primo trimestre del 2015 sono stati circa 268mila i rapporti di lavoro creati per mezzo dell'esonero contributivo fino a 8.060 euro, così come previsto dalla legge di Stabilità. La somma stanziata dal governo per l'esonero è stata pari a 155 milioni di euro. Questi dati sono stati confermati dall'Inps. Molto contento il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che dalla sua pagina Facebook mostra tutta la felicità per i nuovi dati che dimostrano come finalmente dopo anni molto difficili gli occupati del nostro paese comincino a crescere.

In Italia aumentano gli occupati a tempo indeterminato

Di tutt'altro avviso i sindacati che invece parlano molto chiaramente di regalo alle imprese. Infatti secondo la Cgil la nuova legge fa crescere l'occupazione cancellando diritti dei lavoratori. Dai dati dell'Inps emerge che tra gennaio e marzo, sono stati creati 1,33 milioni di nuovi contratti di lavoro, di questi ben 470mila sono a tempo indeterminato. In pratica questo vuol dire il 24% in più rispetto allo scorso anno. A questi bisogna anche aggiungere i 149mila contratti a termine o apprendistati che sono stati trasformati in tempi indeterminati. In parole povere il saldo positivo tra nuovi contratti e cessazioni dei rapporti di lavoro del primo trimestre dell'anno arriva a 319mila unità.

Questo significa che vi è stato un vero e proprio boom con un +138,3% rispetto a quanto accaduto nel primo trimestre del 2014.

Bisogna inoltre anche specificare un dato che rende ancora più chiara a situazione ovvero che oltre il 57% delle nuove assunzioni fruisce dell'esonero contributivo triennale introdotto dalla legge di Stabilità 2015, legge che come detto ha previsto la decontribuzione fino alla cifra di circa 8mila euro. Insomma un risultato molto positivo e di cui il Presidente del Consiglio Matteo Renzi manifesta tutta la propria soddisfazione, in maniera piuttosto evidente. Se si tratta di una tendenza che andrà a consolidarsi per il futuro questo lo scopriremo solo nei prossimi mesi quando sarà possibile confrontare i dati dei successivi mesi per valutare il vero impatto che la normativa voluta dall'esecutivo ha avuto sul mondo del lavoro italiano.