La decisione ufficializzata la scorsa settimana dalla Corte che ha dichiarato incostituzionale il blocco della rivalutazione delle Pensioni nei riguardi dell'aumento dell'inflazione ha totalmente rimescolato le carte in tavola per quel che concerne il fronte previdenziale. Le ultime news su pensioni 2015 e Legge Fornero aggiornate ad oggi 5 maggio si caricano però di ulteriori indiscrezioni circa la decisione della Corte, che prima di ritenere incostituzionale la norma della Legge Fornero avrebbe avuto la possibilità di produrre una decisione intermedia che avrebbe salvato i conti pubblici.

Ovvero affermare il principio costituzionale solo per il futuro senza optare per la resa delle somme decurtate in passato. La scelta come risaputo è stata differente, con conseguenze ancora incalcolabili per quel che concerne il dibattito politico istituzionale di una nazione che sta cercando in ogni modo di riformare l'istituto del prepensionamento. La sentenza della Consulta ha ovviamente scatenato anche la reazione del numero uno della Lega Nord Matteo Salvini, che alcuni mesi fa si vide respingere la richiesta di dare il là ad un referendum sull'abolizione della Legge Fornero. Perché la Consulta oppose quel no se persistevano effettivamente alcuni profili di incostituzionalità all'interno della medesima legge?

Anche i sindacati hanno colto la palla al balzo tornando ad attaccare il premier Renzi.

Ultime news pensioni 2015 e Legge Fornero, news 5 maggio: buco 10 miliardi ma è stato un autogol dei renziani della Consulta, a rischio la manovra sul prepensionamento?

In apertura si sottolineava come la Consulta avrebbe potuto salvare capre e cavoli accogliendo solo uno dei due quesiti del ricorso che ha prodotto la sentenza, ovvero quello che contestava il fatto che gli effetti del provvedimento diventassero 'permanenti'. Parallelamente si sarebbe respinto l'altro, quello relativo alla resa degli arretrati dal 2012, cosa che avrebbe anche prodotto il rispetto degli art. 36 e 38 della Costituzione (portatori dei principi di retribuzione proporzionata e del criterio di adeguatezza delle pensioni). E invece l'ala della Consulta fedele al premier Renzi ha preteso un no in blocco ai due quesiti relativi alla Legge Fornero, un atteggiamento che è costato la sconfitta per un solo voto. La norma che prescrive il blocco della rivalutazione legata all'aumento dell'inflazione è stata così ritenuta incostituzionale. Un autogol dei renziani certo che potrebbe costare attorno ai 10 miliardi di euro. A tanto ammonta a questo punto il debito dello Stato nei riguardi dei cittadini.



Una sentenza inaspettata specie se si pensa al no opposto dalla stessa Consulta alcuni mesi fa, quando fu dichiarato inammissibile il referendum pro abolizione della riforma Fornero. Le ultime news su pensioni 2015 e previdenza aggiornate ad oggi 5 maggio non possono dunque non dar conto della reazione del leader della Lega Nord Matteo Salvini che quel no se lo vide sbattere in faccia dai giudici: 'In un paese normale una così (la Fornero, ndr.) sarebbe esiliata in un'isola deserta a pane e acqua'. Tutto il contrario di quanto dichiarato da Mario Monti, che ha invece sottolineato come la manovra sarebbe dovuta essere 'molto più dura'. Un coro di critiche e attacchi insomma, cui si sono aggiunti anche i sindacati: 'La riforma Fornero ha fatto cassa sui pensionati e ha creato problemi sociali. Basti pensare agli esodati - ha dichiarato Carmelo Barbagallo di UIL - La sentenza della Consulta rende ancora più urgente il fatto di modificare questa legge'. Una modifica che adesso è comunque a rischio come l'intera manovra sul riassetto del prepensionamento data l'enorme mole di danaro che lo Stato dovrà sborsare per far fronte ai dettami imposti della sentenza della Consulta. A questo punto si può solo aspettare per valutare in che direzione si muoverà Renzi.