In un momento così delicato come quello che sta attraversando il governo Renzi continuano ad arrivare novità in merito alle pensioni 2015. Le ultime notizie aggiornate ad oggi 29 aprile aprono un'importante finestra d'analisi su tre macroargomenti. Partendo dal prepensionamento con opzione donna appare interessante concentrarsi sull'istituto della cristallizzazione dei requisiti che consentirà di ricorrere a questo strumento anche dopo il 31 dicembre del 2015; sul fronte del ddl delega sulla Pubblica Amministrazione c'è invece da segnalare un emendamento a firma Hans Berger mirato a re-innescare il turnover generazionale, sullo sfondo troviamo invece l'ennesimo intervento di Cesare Damiano, che punta ancora sul DEF per dare uno scossone all'iter che si sta portando avanti tra Camera e Commissione Lavoro.
Inutile ricordare come ogni tipo di intervento sul fronte pensionistico dipenderà dall'esito del voto di fiducia richiesto dal governo Renzi sull'Italicum. Se l'Esecutivo dovesse cadere tutti gli sforzi fatti in questi mesi diverrebbero vani.
Dibattito e Ultime news pensioni 2015 oggi 29 aprile: Berger propone un emendamento al ddl PA, cristallizzazione dei requisiti interessante chiave di lettura su opzione donna
In un momento in cui la 'carne al fuoco' è parecchia avviamo la nostra riflessione dall'istituto del prepensionamento con opzione donna focalizzandoci sulle lavoratrici che decideranno di continuare a lavorare anche dopo il 2015. Per loro la possibilità di ricorrere a questo particolare strumento non si chiuderà col 2015 ma resterà aperta per un tempo indefinito grazie alla cristallizzazione dei requisiti: il provvedimento che regolamenta l'istituto, a proposito della data del 31 dicembre, parla di decorrenza del trattamento e non di effettiva percezione, ragion per cui chi la cristallizzazione andrà estesa anche a chi volesse decidere di aderire ad opzione donna dal 2016 in poi. Un aspetto interessante sul quale anche l'INPS (per una volta) si è mostrato d'accordo. Le ultime news sulle Pensioni 2015 riferite alla giornata di oggi, 29-04, non possono però esimersi dall'analizzare anche l'emendamento presentato al ddl delega sulla Pubblica Amministrazione a firma Hans Burger, che vuole agevolare il turnover generazionale introducendo un sistema di riduzione volontaria del servizio. I lavoratori statali prossimi all'abbandono dell'impiego potrebbero in sostanza optare per un part-time, con il differenziale nei contributi che dovrebbe però essere versato dallo stesso lavoratore. L'ipotesi non riscuote grande successo ma è stata formalizzata e dunque verrà valutata.In chiusura vorremmo concentrarci sul combinato disposto delle ultime parole pronunciate da Cesare Damiano a proposito del DEF 2015: 'Stando a quanto riportato sul documento il governo Renzi deve rendere strutturali gli sgravi contributivi per il contratto a tutele crescenti, provvedere al finanziamento a regime dell'assegno di disoccupazione (Asdi) e dell'indennità per i collaboratori coordinati e continuativi (Dis-coll) e introdurre un criterio di flessibilità per l'accesso al pensionamento […] Dobbiamo consentire ai giovani di entrare con più facilità nel mondo del lavoro mentre chi ne è fuori deve poter uscire con più facilità e serenità'. Il pieddino appartenente all'area riformista del partito pizzica le stesse corde ormai da mesi senza però riscuotere grossi risultati presso un Esecutivo che continua a rimanere sostanzialmente sordo ai suoi richiami. A questo punto vorremmo coinvolgervi nella nostra analisi chiedendovi se l'ipotesi sul ddl PA vi sembra consona oppure fuori luogo: sareste favorevoli ad attuarla o la cosa creerebbe una sperequazione tra i lavoratori pubblici e il resto della classe lavoratrice del paese? Dateci il vostro parere lasciando un commento in fondo.